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Una questione privata, il film dei Taviani tratto da Fenoglio girato un mese in Piemonte

Redazione Quotidiano Piemontese

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Esce nelle sale “Una Questione Privata”, il ventesimo lungometraggio diretto dai maestri Paolo e Vittorio Taviani, prodotto da Stemal Entertainment e Ipotesi Cinema con Rai Cinema e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Il film, applauditissimo alla recente presentazione alla Festa del Cinema di Roma (unico italiano in concorso), è adattamento e rilettura dell’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, uscito nel 1963 dopo la morte del famoso scrittore piemontese.

L’ambientazione delle Langhe – che fa da inconfondibile sfondo alla drammatica esperienza della lotta partigiana vissuta dal romanziere in gioventù – si ritrova nelle 4 delle 8 settimane totali di di riprese avvenute l’autunno scorso in Piemonte tra la Val Maira (Comune di Acceglio, Stroppo, Colle Maurin, Sampeyre, Ussolo, Chialvetta) il Saluzzese e a Lanzo, presso il Ponte del Diavolo.

Il film ha ha visto impiegati sul set diversi professionisti locali, dal Location Manager Federico Fusco ad alcuni componenti del reparto scenografie e pittura.

“E’ stato un grandissimo onore seguire il progetto dalle sue fase embrionali fino alla sua emozionante presentazione a Roma. Aver portato in Piemonte un lungometraggio così importante, realizzato ad opera di Paolo e Vittorio Taviani, due tra i nomi più prestigiosi del panorama nazionale (e non solo) è davvero qualcosa di cui andare fieri. Così commenta il Presidente di Film Commission Paolo Damilano che aggiunge: “il coinvolgimento di tutto il territorio piemontese, delle istituzioni delle zone del cuneese coinvolte nelle riprese così come quello del Centro Studi Beppe Fenoglio di Alba sono stati – come sempre più spesso accade – elementi essenziali per il nostro lavoro di sostegno alla produzione.”

L’Assessora alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi conclude aggiungendo: “Sono orgogliosa che il Piemonte sia al centro di questo film di grande valore culturale e artistico, che affida a due registi di rilievo internazionale il racconto di una parte del nostro territorio e di un periodo fondamentale della nostra storia: un’opera importante e resa possibile dal grande lavoro svolto dalla Film Commission e dagli enti e operatori locali nelle aree della provincia di Cuneo interessate dalle riprese”

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