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Ecco il piano industriale per salvare GTT

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ stato presentato in una seduta congiunta delle Commissioni Servizi pubblici locali, II, III e Controllo di gestione e della Conferenza dei Capigruppo – il Piano industriale GTT 2018-2021.

Il Piano – come ha spiegato l’amministratore delegato dell’azienda – già approvato dal C.d.A. e autorizzato dall’Assemblea dei soci, ha un  fabbisogno che si attesta sui 191 milioni di euro, considerando di pagare puntualmente i debiti scaduti già da 90 giorni.

L’obiettivo è quello di rilanciare un gruppo economicamente solido, ma bloccato dalla tensione finanziaria – generata dai disallineamenti tra km percorsi dai mezzi GTT e corrispettivi riconosciuti – e dalla necessità di svecchiare alcune modalità di gestione, così da promuovere il trasporto pubblico locale e ridurre il numero di auto ora in circolazione.

Verranno acquistati 470 autobus (full service, ovvero con manutenzione inclusa, per un investimento di 140 mln/€) e 40 tram (investimento da 100 mln/€). Ciò permetterà di ridurre l’età media dei bus in circolazione, portandola dagli attuali 12,5 anni a 8 anni alla fine del Piano, con conseguenti risparmi sulla manutenzione e benefici per l’ambiente. Già entro fine anno entreranno in servizio i primi 178 nuovi bus. Si passerà dagli attuali 795 bus (dati 2017) a 625 bus nel 2021: meno mezzi, ma più efficienti. La CO2 prodotta passerà da 1.466.080 Kg (2017) a 1.079.556 Kg (2021), con una diminuzione del 26%; il NOX da 16.502.711 g a 3.622.335 g (- 78%); il PM da 118.706 g a 37.104 g (- 69%).

Verrà anche potenziata l’attuale rete dei tram (oltre 100 km) e ci sarà un miglioramento del servizio attraverso nuovi veicoli, con la previsione di un “incarrozzamento totale” sui tram per le persone con disabilità.

Sulle tariffe, si prevedono interventi per fidelizzare la clientela (favorendo gli abbonamenti), arrivare a un sistema di bigliettazione completamente elettronico e aumentare i passeggeri.

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