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Cultura

Dal 2 al 25 febbraio a Torino il Festival Strauss con il Teatro Regio

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo il Festival Alfredo Casella, che nel 2016 si è aggiudicato il Premio Abbiati dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali per l’originalità del progetto, e del Festival Antonio Vivaldi nel 2017, questo è l’anno di Richard Strauss (1864-1949), il compositore tedesco più in vista e di successo nella prima metà del Novecento: con il suo teatro musicale suscitò prima scandali e compì, dopo, una sintesi della cultura europea. A lui la Città di Torino dedica un Festival ricchissimo: 33 appuntamenti frutto di una straordinaria sinergia che coinvolge trenta istituzioni culturali cittadine e non.

L’apertura del Festival è venerdì 2 febbraio alle ore 17.30 alla Biblioteca Nazionale Universitaria (piazza Carlo Alberto 5a), con l’inaugurazione della mostra documentaria Richard Strauss e l’Italia, organizzata dal Teatro Regio e curata da Giangiorgio Satragni.

Un lungo e minuzioso ultra decennale lavoro di ricerca ha dato vita a una mostra ricchissima che racconta in modo circostanziato, attraverso documenti e cimeli rarissimi, il profondo e duraturo rapporto con l’Italia che caratterizzò l’intera vita – sia professionale, sia privata – del compositore. Il primo viaggio in Italia risale al 1886, un vero e proprio tour di formazione, ispirato dalla lettura di Goethe. Mai amore fu più fedele e duraturo come quello di Strauss per il nostro Paese: in 55 anni furono 57 i viaggi, come riportano diari e agende, lettere e cartoline. Fu l’Italia anche la meta prescelta per la luna di miele con la moglie Pauline de Ahna.

Tra gli oltre 150 oggetti in mostra, la preziosissima bacchetta d’argento che, a soli 23 anni, gli venne regalata per il suo debutto in Italia dalla Società del Quartetto di Milano; e ancora la corrispondenza con i compositori e gli intellettuali italiani più in vista dell’epoca, tra questi Arturo Toscanini, Gabriele D’Annunzio, Ermanno Wolf-Ferrari, Alfredo Casella, Ferruccio Busoni. E ancora il racconto dell’incontro con Mussolini: come è noto Strauss amava intrattenere rapporti ad alto livello con figure del potere in ogni Paese, e in Italia non disdegnò di farsi ricevere per tre volte da Mussolini, amante della musica, anche al fine di promuovere la rappresentazione delle proprie opere. Naturalmente, in mostra è dedicato un importante spazio ai manoscritti musicali.

La mostra è realizzata con il materiale messo a disposizione per la prima volta dalla famiglia Strauss, con la partecipazione determinante di Constantin Strauss, nipote del compositore. E grazie alla partecipazione del Richard-Strauss-Archiv, del Richard-Strauss-Institut, dell’Associazione Amici del Regio, di Arianna per la musica e dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma, al contributo della Società Reale Mutua di Assicurazioni e alla collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e con l’Associazione ABNUT.
Nell’ambito del progetto scolastico di alternanza scuola-lavoro, alcuni allievi del Liceo Cavour di Torino condurranno visite guidate alla mostra.

L’inaugurazione di venerdì 2 febbraio sarà preceduta da un intervento musicale all’annesso Auditorium Vivaldi, degli allievi della Classe di Musica da camera del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, del maestro Carlo Bertola; l’ensemble è composto da Paolo Calcagno (violino), Manuel Thomas Caroco (viola), Chiara Galliano (violoncello) e Alessio Ferrarese (pianoforte) e saranno eseguiti: Festmarsch TrV 136, Arabischer Tanz e Liebesliedchen TrV 169 di Richard Strauss.

Richard Strauss e l’Italia. Utilità: dal 2 febbraio al 17 marzo 2018, Biblioteca Nazionale Universitaria, piazza Carlo Alberto 5a. Aperta dal lunedì al venerdì ore 10-18 il sabato ore 10-13 e durante i concerti del festival all’Auditorium Vivaldi (8, 13 e 18 febbraio). L’ingresso è libero.
Info: tel. 011. 8815.557 – teatroregio.torino.it/strauss – comune.torino.it/festivalstrauss

Tutti gli altri appuntamenti a cura del Teatro Regio per il Festival Richard Strauss

Lunedì 12 febbraio ore 18, ingresso libero / Goethe Institut Turin, piazza San Carlo 206
PASSIONI PER SALOME – Incontro
Gianandrea Noseda a colloquio con Gastón Fournier-Facio
(a cura del Goethe Institut in collaborazione con il Teatro Regio)

Mercoledì 14 febbraio ore 17.30, ingresso libero / Teatro Regio, piazza Castello 215
SALOME. LA VOCE DIABOLICA DELL’INNOCENZA – Conferenza di Andrea Estero

Dal 15 al 25 febbraio / Teatro Regio, piazza Castello 215
SALOME – Opera di Richard Strauss
Gianandrea Noseda direttore
Orchestra del Teatro Regio
Con Erika Sunnegårdh, Robert Brubaker, Doris Soffel, Tommi Hakala
Esecuzione in forma semiscenica a cura di Laurie Feldman

Venerdì 16 febbraio ore 10 e ore 15, ingresso libero / Circolo dei Lettori, via Bogino 9
WILDE, STRAUSS E LA CULTURA EUROPEA – Convegno
Ideazione e coordinamento scientifico di Alberto Rizzuti e Giangiorgio Satragni
(a cura dell’Università degli Studi di Torino/Dipartimento Studi Umanistici/Centro Studi
sul Teatro Musicale, Arianna per la musica e Teatro Regio. Con il sostegno di Arianna per la musica, in collaborazione con il Circolo dei lettori)

Venerdì 16 febbraio ore 21, ingresso libero / Conservatorio “G. Verdi”, piazza Bodoni
FANFARE, CANTI E FIATI – Concerto
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Allievi del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino
Classe di Corno del maestro Natalino Ricciardo
Andrea Secchi maestro del coro
Musiche di Richard Strauss
(a cura del Teatro Regio, in collaborazione con il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino)

Sabato 24 febbraio ore 20.30, posti da € 29 a € 20; under 18: € 10 (vendita da martedì 6 febbraio)
Teatro Regio, piazza Castello 215
OMAGGIO ALL’ITALIA E ALLA SPAGNA – Concerto
Gianandrea Noseda direttore
Orchestra del Teatro Regio
Musiche di Richard Strauss

Domenica 25 febbraio ore 21, ingresso libero / Teatro Vittoria, via Gramsci 4
LUNA ROSSA – Letture scelte intorno a Salomè da Oscar Wilde a Richard Strauss
Alessandra Morra e Luca Scarlini storytellers; Peppe Servillo letture
Manuel Zigante direzione musicale
Archi Verdi – Allievi del Conservatorio “G. Verdi” di Torino, Classi di Quartetto dei maestri Manuel Zigante e Claudia Ravetto. E con la partecipazione di Massimo Pitzianti fisarmonica
(a cura di InPoetica – Festival trasversale delle arti, in collaborazione con Conservatorio
“G. Verdi” di Torino, Unione Musicale e Teatro Regio)