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Economia

Bilancio della Città di Torino, la Corte dei Conti approva il rigore della Appendino

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Siamo consapevoli che il percorso è complesso, ma avete imboccato la strada del rigore con tutte le difficoltà di cui ci rendiamo conto perché dovete erogare dei servizi ai cittadini. Dovete intervenire su un malato che ha la febbre, ma non l’epatite.”

E’ il giudizio (positivo) della Corte dei Conti sul piano di rientro per risanare il bilancio del Comune di Torino messo a punto dalla Giunta Appendino. Che, però, ha definito “ambizioso”.

“Abbiamo riscontrato – continua la Corte – una riduzione sia della spesa corrente che in conto capitale, così come delle anticipazioni di tesoreria e di nuovi mutui, scesi nel 2017 a 17 milioni rispetto ai 45 milioni del 2016. Per le partecipate il piano di revisione è esaustivo sotto il profilo della compilazione”.

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha accolto positivamente il verdetto della Corte.

“Ringrazio la Corte dei Conti per l’attenzione posta sulla situazione dei bilanci della Città di Torino e per il giudizio su essa – spiega la prima cittadina -.  Non abbiamo mai nascosto le difficoltà ma, anzi, ci siamo sempre impegnati da un lato in un’operazione di trasparenza e dall’altro nel lavoro di revisione dei disallineamenti per risanare i conti, pur garantendo i servizi ai cittadini. Ciò si è tradotto nella scelta di intraprendere un piano di rientro, come richiesto dalla stessa Corte dei Conti, piuttosto che dichiarare il pre dissesto”.

E continua:

Oggi, a distanza di un anno e mezzo, la Corte dei Conti rileva una diminuzione della spesa corrente e in conto capitale, un minor utilizzo delle anticipazioni di tesoreria, una riduzione dei nuovi mutui (da 45 mln del 2016 a 17 mln del 2017). Così come positivo ed adeguato è stato giudicato il piano di revisione delle partecipate.

In tutto ciò siamo riusciti – lo ribadisco – a garantire i servizi, le agevolazioni, e addirittura a prendere iniziative che consentono un risparmio ai contribuenti, come una diminuzione della TARI e la definizione della stessa su base giornaliera per gli ambulanti.

Siamo sempre stati convinti che quella intrapresa fosse la strada migliore nell’interesse di Torino e dei torinesi.

Oggi abbiamo una ulteriore conferma.

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