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Cronaca

Una nuova inchiesta pende sul maxi grattacielo della Regione Piemonte al Lingotto: troppe piastrelle rotte, possibile partita difettosa

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ partito un secondo filone di inchiesta sul grattacielo che al Lingotto  dovrebbe accogliere gli uffici della Regione Piemonte. Dopo un primo processo  a carico di sei fra imprenditori e dirigenti regionali per irregolarità sull’assegnazione di alcuni subappalti che riprenderà a maggio si è aggiunto un nuovo fascicolo relativo ai lavori di piastrellatura all’interno dell’edificio.
Secondo le indagini in corso una grande fornitura di piastrelle  per coprire interni ed esterni, in buona parte già posate si sono velocemente dimostrate difettose e potrebbe essere necessario necessario sostituirle tutte.
Nonostante i 219 milioni spesi, i 66 milioni stanziati per fine dei lavori il maxi grattacielo è ancora una clamorosa incompiuta anche se qualche politico ipotizza un inizio di trasloco per la fine del 2018.

Secondo Giorgio Bertola, Consigliere regionale M5S Piemonte: “Stupisce il silenzio della Giunta sul nuovo ciclone giudiziario che ha investito il grattacielo della Regione Piemonte. Un “no comment” inconsueto al quale non è nemmeno seguito il proposito di costituire l’ente come parte civile in caso di processo penale, provvedimento che auspichiamo. Il caso delle piastrelle non rappresenta certo una novità dell’ultima ora, infatti nel corso del sopralluogo effettuato dai Consiglieri regionali nel cantiere del grattacielo ne erano state notate parecchie rotte”.

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