Seguici su

Cronaca

Chiuse le indagini sul caso Ream: la sindaca Appendino accusata di falso e abuso d’ufficio

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

La procura di Torino ha chiuso le indagini su una vicenda chiamata caso Ream, legata ai conti del Comune di Torino, e ha notificato l’avviso alla sindaca, Chiara Appendino, e ad altri indagati.

Il reato contestato è il falso in relazione al bilancio 2016 nell’ambito dell’inchiesta sull’area ex Westinghouse, per un presunto debito fantasma di 5 milioni di euro verso Ream, partecipata della Fondazione Crt che nel 2012 aveva acquisito il diritto di prelazione, sull’area scomparso dal bilancio 2016.

Sul tema la dichiarazione degli avvocati della Sindaca Chiappero e Giuliano

Gli avvocati Chiappero e Giuliano hanno ricevuto in data odierna l’avviso di conclusione delle indagini per la vicenda Ream. Da domani sarà finalmente possibile esaminare tutte le carte del processo sinora coperte dal segreto istruttorio e avviare così un vero contraddittorio. Ciò che colpisce da una prima lettura è che la stessa Procura sembra riconoscere che l’unica finalità perseguita dagli amministratori e dai tecnici sarebbe stata quella di favorire il Comune di Torino. Scompare infine ogni riferimento all’induzione in errore posta in essere nei confronti di giunta e consiglio comunale. In definitiva la vicenda – relativa all’imputazione a bilancio della restituzione della caparra introitata nel 2012 dal Comune di Torino e restituita a inizio 2018 – assume connotazioni prettamente tecniche rispetto alle quali è ferma convinzione dei difensori che l’operato della Sindaca e di tutte le persone coinvolte sia stato assolutamente corretto.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *