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Cultura

La Balena fragile di Mrfijodor arriva a Porta Palazzo

Redazione Quotidiano Piemontese

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17 Street Artists per 17 Global Goals da raggiungere entro il 2030. Un passo netto contro l’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, da un punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale. Questa l’idea di Lavazza e del Comune di Torino di promuovere congiuntamente un percorso artistico di diffusione dei messaggi rappresentati dai 17 Global Goals delle Nazioni Unite attraverso 17 street artist.

All’associazione Il Cerchio e le Gocce è toccato il Goal 14 – Life below water che ha affidato al ligure Mrfijodor lo sviluppo di un lavoro con focus sul mare e le sue creature. Il Goal 14 ha tra i tanti obiettivi riporta quello della prevenzione e riduzione in modo significativo dell’inquinamento marino di tutti i tipi. Su 63 ecosistemi marini presi in esame dall’Onu, il 16% risulta a rischio o seriamente a rischio per l’eutrofizzazione costiera.

Da qui l’artista, imperiese di nascita e torinese di adozione ha pensato di incrociare in una narrazione immediata e tagliente il goals 14 e la sua storia, il richiamo ad una precisa responsabilità sociale e l’evocazione della sua personale biografica di ligure amante del mare e di imperiese proprio come quel Maurizio Giulio Natta di Imperia, che nel 1963 ricevette il Premio Nobel per i suoi studi sui materiali plastici sintetici. Il mare e la plastica sono nel suo DNA.

L’artista scrive:

Ho interpretato la tematica del Goal 14 – Life Below Water – ponendo come protagonista una balena, il più grande mammifero marino ma anche uno dei più vulnerabili. E’ lei per me a rappresentare la fragilità dell’ecosistema marino e a farsi portavoce dello sfruttamento distratto e miope degli uomini.

Anche la sua collocazione è tutt’altro che casuale.

Il muro si trova in via Cardinal Cagliero, ovvero tra la zona del Balun e il mercato di Porta Palazzo in piazza Della Repubblica. Si dice che “Se Torino avesse il mare il porto sarebbe proprio qui, a Porta Palazzo”. Il porto inteso come movimento, interazione, ma anche qualcosa che resta segreto e indecifrabile in noi come amava pensare Ungaretti. Life below water vuole essere una denuncia, una sintesi personale e allo stesso tempo un enorme cerchio di speranza per la vita e per l’affermazione della sua diversità.

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