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La Confederazione Nazionale dell’Artigianato Piemonte cambia sede

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La Cna Piemonte taglia il nastro della sua nuova casa, guarda al futuro e non dimentica le sue radici. Così mentre si festeggiano i nuovi locali di via Andrea Doria a Torino, si celebra anche la figura di Federico Casetta, suo presidente emerito e già presidente tra il 1994 e il 2001.

Lunedì 5 novembre il presidente regionale Fabrizio Actis e il segretario regionale Filippo Provenzano hanno dato il benvenuto al presidente nazionale Daniele Vaccarino, ai rappresentanti della giunta regionale guidati dal presidente Sergio Chiamparino, a una delegazione di parlamentari piemontesi e consiglieri comunali di Torino e al presidente di UnionCamere Ferruccio Dardanello.

Il collegamento tra presente e futuro è stato al centro del primo saluto del segretario Provenzano.
Mentre il presidente Fabrizio Actis ha sottolineato il ruolo di CNA Piemonte su due grandi questioni sul tavolo: infrastrutture e piano antismog.

“L’impatto delle scelte pubbliche sulle infrastrutture è sempre fortissimo sul nostro sistema di imprese: non a caso è stato uno dei temi dominanti nel dibattito pubblico che abbiamo svolto in occasione dell’assemblea congressuale 2017 di CNA Piemonte. Noi vogliamo ribadire il nostro Sì a tutte le infrastrutture che servono al nostro territorio e alla nostra area. Diciamo Sì alla Tav, al Terzo Valico, all’Asti-Cuneo e a tutte le altre che sono determinanti in tutte le altre province del Piemonte.
Il piano qualità dell’aria, per noi, è un provvedimento che coinvolge non soltanto il Piemonte, ma tutta la Pianura Padana: quella che possiamo definire senza ombra di dubbio l’area più forte del Paese per attività produttive. Migliorare l’ambiente per salvaguardare le generazioni future è cosa buona e giusta, però occorre che i decisori politici si rendano conto delle difficoltà oggettive delle imprese e mettano quanto prima a disposizione tutte le misure necessarie, anche e soprattutto di carattere finanziario, per innescare un meccanismo virtuoso”, ha affermato Actis.

Il metodo di lavoro che si vuole ottenere punta anche all’incrocio tra i livelli: tra questioni nazionali e questioni locali.

 

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