Io non compro la tua bici (rubata)

non_compro“Io non compro la tua bici” è la campagna indipendente di promozione culturale curata dall’Associazione ME.LA, in collaborazione con l’Associazione Bike Pride. Sabato 18 e domenica 19 maggio, nelle aree della città a più alta concentrazione di ciclisti, saranno distribuiti centinaia di piccoli pieghevoli sui manubri delle biciclette parcheggiate. Unico obiettivo quello di sensibilizzare ad un acquisto consapevole, disincentivando il mercato dei furti.

Negli ultimi tempi l’uso della bici è incrementato rispetto a quello dell’automobile, registrando un considerevole aumento dei furti di veicoli a due ruote. Si è quindi innescato un circolo dannoso, per cui il derubato accresce il mercato nero delle biciclette acquistando a sua volta mezzi rubati. E’ quindi necessario possedere biciclette “pulite” per disincentivare quella che ormai è diventata prassi comune.

E’ così quindi che nasce l’idea di “Io non compro la tua bici”: ogni bicicletta parcheggiata, riceverà un piccolo depliant pieghevole dove sarà illustrata una piccola storia narrante il concetto di non comprare la bici del proprio vicino. Saranno inoltre elencate alcune regole e buone pratiche, per assicurare il proprio veicolo in fase di sosta. 

A questa prima fase di sensibilizzazione, seguiranno ulteriori sviluppi del progetto. Perchè non stimolare l’orgoglio di chi possiede una bicicletta “pulita” con un marchio che ne consenta l’identificazione? Un’idea che nasce dal bisogno di una nuova mobilità sostenibile, ponendo al centro la necessita di una cultura civica più forte.

http://www.associazionemela.com/projects/io-non-compro-la-tua-bici-bike-pride/

Tutti in bici in primavera

Con l’arrivo della bella stagione, il servizio di bike sharing torinese stabilisce nuovi record: 500 abbonamenti emessi in 5 giorni e il tetto dei 10.000 prelievi giornali superato 2 volte ad inizio settimana. In molti apprezzano una soluzione di spostamento veloce ed economica. Le attuali 100 stazioni [TO]BIKE dovrebbero diventare 158 entro il 2014, grazie a un piano di ampliamento finanziato dalla Regione Piemonte (ma i soldi ci sono? mah…).

Già predisposto e integrato con la tecnologia BIP– Biglietto Integrato Piemonte – [TO]BIKE si contraddistingue come il primo servizio su area metropolitana in Italia, grazie all’integrazione dei servizi dell’hinterland torinese – Collegno, Grugliasco, Venaria Reale, Alpignano e Druento. Un’unica card e la possibilità di spostamenti intercomunali in bici.

Ormai a Torino gli spostamenti con la bicicletta condivisa sono parte integrante delle principali dinamiche urbane e abitudini quotidiane degli utenti.

 

 

Di la tua sul Biciplan

1358949957_eropolo_biciplanAl Comune di Torino nel gennaio scorso è stata presentata la bozza del Piano della Mobilità Ciclabile. Su QP ne abbiamo già parlato, si chiama BiciPlan e se ne può scaricarne una sintesi qui: http://www.comune.torino.it/trasporti/bm~doc/biciplan_23_012013.pdf

Adesso, l’obiettivo del Comitato Bike Pride / #salvaiciclisti è quello di monitorare e indirizzare l’amministrazione torinese verso l’applicazione più concreta e proficua possibile del BiciPlan, anche grazie a indicazioni e priorità suggerite dagli utenti.

Vuoi dedicare 5 minuti al questionario proposto dal Comitato? clicca qui sotto: https://docs.google.com/forms/sondaggiobiciplantorino/

Sindaco, please, ci faccia l’ordinanza!

tobike_stazioneVien fuori che i Vigili non possono multare le auto che bloccano gli accessi agli stalli ToBike perché serve un’ordinanza del Sindaco che ancora non c’è. E allora io dico: “Sindaco, please, ci faccia l’ordinanza!”.

Io non lo so come funzioni. Forse è necessario uno staff meeting di assessori, per formare un tavolo tecnico che faccia un brain storming,  che generi una lettera di intenti, cioè un memorandum of understanding, che deleghi lo studio di fattibilità a un consulente esterno, che produca (ca va sans dire) una consulenza per la giunta, che discuta  una larga intesa  per proporre una delibera con qualche emendamento (per rispettare criteri di democraticità e convergenze parallele), per arrivare a una votazione segreta,  in modo da avere un risultato a maggioranza, affinché il Sindaco possa emanare un decreto attuativo (ah no, è vero, un’ordinanza). Il tutto dopo aver raccolto  otto milioni di firme come primo atto.

Che siccome son cose lunghe, uno se l’immagina così.

 

Grazie al dr. Kunanan che ha ispirato questo post.

 

Vogliamo più sanzioni per chi non rispetta le stazioni ToBike

Allora, ecco, tobike_stazioneio adesso dico: ma cosa dobbiamo fare? Ne hanno già parlato e scritto in tanti. Il problema è sempre lo stesso: gli automobilisti non rispettano i ciclisti e i loro spazi. Ma ora parliamo in particolare delle stazioni ToBike, dove i ciclisti vorrebbero prelevare mezzi e parcheggiarli con facilità. Non che ogni volta bisogna dribblare le auto parcheggiate davanti, di fianco e, se potessero, sopra alle colonnine. E se gli automobilisti non hanno senso civico, allora bisogna insegnarglielo a suon di sanzioni. I Vigili non hanno il tempo di controllare tutte le stazioni ToBike? Allora diamo al personale ToBike la possibilità di sanzionare essi stessi le auto in sosta sulle stazioni. Oppure facciamo che qualsiasi cittadino può fotografare l’auto in sosta vietata e trasmettere l’immagine ai Vigili che automaticamente sanzionano la targa immortalata dallo scatto. Queste idee non vannno bene, non vi piacciono? Allora trovatene una voi, amministratori nostri. Ma una che funzioni.

 

Arte da pedalare

Per Luci d’Artista, le bici [TO]BIKE diventano protagoniste dell’installazione di Martino Gamper.
Ogni sera, sul sito www.tobike.it, sarà possibile prenotare 7 bici “illuminate ad arte” per un’ora, interagendo così con una delle installazioni dell’edizione 2012 di Luci d’Artista. Sono a disposizione due fasce orarie: 18.00 e 19.15. Sul sito www.tobike.it la prenotazione e tutti i dettagli per partecipare. Per ulteriori informazioni: [email protected].

 

In quanti si spostano in bici a Torino?

Si tratta dell’1% della popolazione. Il 7% si sposta a piedi, il 28% in autobus e il 64% in auto. Ad andare in macchina sono davvero troppi. O pochi direbbero i costruttori di auto (in effetti il mercato dell’auto è in crisi. E’ colpa nostra: dovremmo comprarne di più). Ma uno che ama la mobilità sostenibile direbbe che Torino sta messa piuttosto malino, con 640 auto ogni mille abitanti quando la media europea è di 500.

 

 

I dati sono stati elaborati dal centro studi europeo “European Platform on Mobility Management”.

Fonti:
www.epomm.eu/tems/index.phtml
www.comune.torino.it/geoportale/pums/cms/

www.biciebasta.com/

 

Vita dura per i ladri di biciclette

E finalmente! Lo dice una a cui di bici ne hanno rubate 5, nel giro di 5 anni. Una buona media. E dire che di lucchettoni non ho mai fatto economia. Di denunce invece, nemmeno una. E figuriamoci se me la cercano e soprattutto se me la ritrovano, mi dicevo io.

E oggi invece no, si cambia pare. La Polizia municipale si è accorta che 12 denunce di furto di bicicletta in tutto il 2012 sono un po’ pochine. Le associazioni di categoria ritengono che 100 e qualcosa sia una stima più realistica. E sembra che ultimamente i furti siano pure aumentati. Così, la Polizia municipale ha creato la Task Force, quella apposita, quella si occuperà proprio proprio delle biciclette, creando una rete con il territorio e con le associazioni degli amanti delle due ruote. Inoltre, con le informazioni che ha raccolto e che raccoglierà, sorveglierà le zone in cui probabilmente vanno a finire le bici rubate per essere poi rivendute, tipo il Balon (che è da un po’ che io avevo il sospetto che alcune andassero a finire proprio lì).

Comunque, una bella iniziativa e un bel segnale. E vediamo se le cose andranno meglio. Speriamo nè.

Ecco gli “Stati Generali della bicicletta”

Il 5 e 6 Ottobre il Comune di Reggio Emilia ospita gli “Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova” promossi da Anci, #salvaiciclisti, Fiab e Legambiente. Un’occasione per confrontarsi sulla bicicletta in tutti i suoi aspetti. A intervenire verranno chiamati amministratori di ogni livello, locale, regionale e nazionale; esperti di mobilità sostenibile italiani e stranieri; uomini e donne convinti che la necessità di cambiare la mobilità del paese sia improrogabile.

Con la convocazione degli Stati Generali s’intende avanzare idee e proposte per cambiare la mobilità del nostro paese in contrapposizione con l’immobilità che, ormai da anni, caratterizza questo ambito della vita pubblica sottovalutandone il ruolo fondamentale di indicatore di civiltà e qualità di una società. L’obiettivo di questo appuntamento sarà realizzare, nelle città italiane, le condizioni per una mobilità in bicicletta sicura e competitiva con l’automobile.
Questo significa pensare a città diverse, fatte per muoversi a piedi, in bicicletta e con il trasporto pubblico, oggi in Italia lasciato cadere e invece tessera fondamentale del mosaico civile che deve essere ricostruito.
Gli Stati Generali apriranno un confronto e cercheranno di riflettere e arrivare a proposte sui temi della normativa (modifiche al codice della strada e altre normative correlate), organizzazione della mobilità urbana (con particolare attenzione alla moderazione del traffico, alla sicurezza e alla realizzazione delle Zone 30 e delle Zone a Traffico Residenziale Moderato secondo standard europei), governance (politiche nazionali, investimenti, incentivi/disincentivi), cultura ed educazione alla mobilità sostenibile (formazione, informazione, comunicazione ed educazione con l’ obiettivo di far crescere l’opinione pubblica sul tema) e reti ciclabili, nazionali e locali.
Gli Stati generali produrranno un Libro di impegni per le amministrazioni di ogni livello. Saranno tre gli ordini di azione proposti: misure a breve periodo/costo zero; a medio periodo/costo lieve; a lungo periodo/costo più alto. La sottoscrizione del Libro verrà considerata un impegno per le amministrazioni attuali e future di tradurre in azioni concrete l’esigenza di una mobilità nuova, oggi dilagante nella società e che non deve essere sottovalutata.
L’obiettivo è quello di rafforzare la lobby a sostegno degli interessi della mobilità collettiva, alternativa alla lobby della mobilità individuale motorizzata. http://statigeneralibici.it/