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Economia

Confartigianato 2.0: reagire alla crisi usando Internet

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ stato presentato il progetto Confartigianato 2.0 che mira allo sviluppo di una piattaforma on line di informazione e promozione della cultura d’impresa italiana che sigla il primo passo del trasferimento al digitale delle attività svolte da Confartigianato Piemonte, e permette alle aziende presenti sul territorio di essere in rete, avere una maggiore visibilità ed ottenere di conseguenza maggiori ricavi e possibilità di investimento.

Proseguendo nel suo programma di promozione della cultura d’impresa, già avviato sei anni fa, Confartigianato Imprese Piemonte punta sull’on-line realizzando un portale Internet in cui le sue imprese potranno collocarsi gratuitamente incrementando visibilità e vendite. Si sa però che non basta avere un sito per essere visibili ed incrementare i propri affari. Per questo Confartigianato sceglie, come partner del settore digital, Tin Hang Liu, esperto del web e di comunicazione e marketing on-line, ed il suo team.

Internet, rappresenta una grande finestra sul mondo degli affari ed è il mezzo più economico ed efficace per farsi trovare, conoscere e conquistarsi nuove quote di mercato. Meno del 20% delle piccole e medie imprese italiane usa il web per ampliare il proprio mercato eppure l’87% dei consumatori collegati alla rete, prima di fare acquisti, consulta Internet.

L’e-commerce, e più in generale l’economia di Internet, sono valutati in Italia solo il 2% del Pil, ma gli inserzionisti pubblicitari e gli imprenditori cominciano a puntare sul web: in un periodo di gravissima crisi come quello che stiamo attraversando, l’unico mezzo di comunicazione che vede aumentare gli investimenti pubblicitari è proprio Internet (+11,2%). In queste cifre la conferma dell’arretratezza nell’informatizzazione del nostro Paese ma anche l’opportunità che da Internet possa venire un notevole contributo al superamento della crisi creando numerosi posti di lavoro, 400.000 circa – è la stima – in Italia, 35.000 in Piemonte.

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