#TFF32 The editor, tutto il thriller all’italiana anni 70 in un solo film

Metetetvi comodi perchè qui c’è da fare un discorso serio. The editor è una figata assoluta, ma solo se siete amanti del thriller italiano anni ’70 e ne conoscete ogni risvolto. Più siete esperti e più il film di Matthew Kennedy e Adam Brooks vi piacerà.

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Un montatore di film di bassa, bassissima lega (la sua promettente carriera è stata stroncata dopo aver perso quattro dita di una mano) prosegue il suo quotidiano cercando di far innamorare del montaggio la sua giovane assistente.
Sul set dello sguelfissimo set in cui stanno lavorando si verificano però una serie di omicidi tremendi che decimano gli attori.
E tutti i cadaveri hanno le quattro dita di una mano mozzate.

Stile, ambientazione, colore, tipo di immagine, tutto è realizzato come se ci trovassimo in Italia negli anni ’70.
Perfino i nomi e l’accento dei protagonisti scimmiottano quelli italiani.
E ovviamente non mancano un sacco di donne nude e il poliziotto molto baffuto. Leggi tutto “#TFF32 The editor, tutto il thriller all’italiana anni 70 in un solo film”

#TFF32 M.O.ZH. / The man in the orange jacket

M.O.ZH. / The man in the orange jacket di Aik Karapetian parte bene, ottimamente direi, poi èerò vira in maniera drastica, si fa confuso e perde qulle forza iniziale che era (anche) dovuta al tema di partenza.

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Il porto chiude, 211 lavoratori vengono licenziati. Il responsabile della decisione di chiudere è preoccupato e dispiaciuto (ma decide di andarsene in vacanza in Italia).
Nottetempo però si presenta in casa un uomo con un giubbetto arancione di sicurezza, quello usato dai lavoratori del porto, e trucida a martellate il vecchio e la giovane compagna (moglie?). Leggi tutto “#TFF32 M.O.ZH. / The man in the orange jacket”

#TFF32 The homesman, un grande Tommy Lee Jones

Tommy Lee Jones ci regala con il suo secondo film da regista un western moderno e molto ben fatto, interessante sotto molti punti di vista. The homesman racconta la storia di una donna, una straordinaria Hilary Swank, nel vecchio west, una donna capace di ribaltare le regole e ritagliarsi il suo spazio. Anche se lo fa suo malgrado.

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Siamo in un paesino di pochissime anime, nel quale l’inverno e le difficoltà hanno portato alla follia tre donne. C’è bisogno di portarle oltre il Mississipi, dove una comunità si occuperà di loro. Nessuno è però disposto ad accompagnarle nel lungo e pericoloso viaggio (freddo, banditi e indiani), così si fa avanti lei. Vive sola, non ha marito, qualcuno si occpuerà dei suoi animali.

Le viene consegnato un minuscolo carro su cui caricare le ragazze via nel nulla e nel gelo. Troverà l’aiuto (sotto ricatto) di un ladro di case, già anziano. E insieme cominceranno un’avventura che li cambierà parecchio. Leggi tutto “#TFF32 The homesman, un grande Tommy Lee Jones”

#TFF32 The rover, road movie postapocalittico

Con The rover entriamo nell’insieme dei road movie calssici… solo che qui David Michôd ambienta tutto in un mondo postapocalittico e le cose cambiano non poco.

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Siamo in un’Australia quasi desertificata dopo un’apocalisse di cui non sappiamo nulla. Un tipo si ferma in un punto di ristoro e un gruppo di malviventi gli ruba la macchina. Lui si incazza parecchio e comincia un folle inseguimento che dura qualche giorno. Al suo fianco il fratello mezzo scemo di uno dei malviventi.

La domanda ovvia è: ma perchè fa tutto questo per una macchina quando ne ha a disposizione uan ancora migliore? La rispsota ovviamente non ve la darò io. Leggi tutto “#TFF32 The rover, road movie postapocalittico”

#TFF32 P’tit Quinquin, immaginate l’ispettore Clouseau in un film dei Monty Python

Immaginate l’ispettore Clouseau in un film dei Monty Python ed avrete una discreta idea dei toni su cui viaggia P’tit Quinquin. Si tratta in realtà di una serie tv, ma il film di Bruno Dumont regge tranquillamente anche tutto intero nelle sue tre ore e mezza come mostrato al TFF32.

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Siamo in un piccolo paesino sulle coste nord della Francia, sconvolto da una serie di terribili omicidi. Alcune persone vengono trovate fatte a pezzi ed inserite nel culo delle mucche. In realtà “sconvolto” non è il termine adatto perchè per un bel po’ la vita prosegue serena e senza grossi problemi.

Ad indegare c’è un comandante della Gendarmerie pasticcione, pieno di tic e più fortunato che abile. Con lui il suo assistente, di poco più furbo e che sogna di guidare su due ruote la macchina di servizio (che a fatica riesce a far camminare). Leggi tutto “#TFF32 P’tit Quinquin, immaginate l’ispettore Clouseau in un film dei Monty Python”

#TFF32 Stake Land, ammazzavampiri dei giorni nostri

Stake Land è un horroraccio di vampiri e non gli si può chiedere altro che ottemperare al suo ruolo. Jim Mickle è bravo a mettere in scena una roba molto classica senza grosse pretese di capolavoro o di innovazione. Vampiri, ammazzavampiri, cattivoni in genere e via…

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Siamo in un mondo ormai invaso dai vampiri e Mister gira per le strade a farne fuori il maggior numero possibile. Raccoglie anche un ragazzino rimasto orfano e lo addestra a diventare il suo successore.

Ovviament ei due incontreranno frotte di dentuti avversari ma anche nemici umani ridotti a bestie umani. Su tutti una comunità di cristiani esaltati convinti che quella sia la strada scelta da Dio per ripulire il mondo. Leggi tutto “#TFF32 Stake Land, ammazzavampiri dei giorni nostri”

#TFF32 Whiplash, some like it hot, some like it hard, very hard

Il professore di Whiplash è così stronzo che il sergente Hartman di Full Metal Jacket a confronto sembra Mary Poppins. Questo direi che è il clou del film di Damien Chazelle, che però è un bel film a tutto tondo, con una riflessione importante sugli obiettivi, sulle priorità, sull’impegno, sulla dedizione, sul rinunciare a tutto per dedicarsi ad un solo traguardo.

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Abbiamo un giovane studente della scuola di musica più importante della città che suona la batteria, è al primo anno e vuole diventare il migliore. Per farlo studia forsennatamente e riesce ad entrare nell’orchestra jazz della scuola, guidata dal terribile professore, che usa mezzi estremi, ben oltre il consentito, per tirare fuori il meglio dai suoi studenti.

Così è un continuo andare di insulti, offese, pressioni morale, esercitazioni oltre il limite fisico. Lui vuole scovare il nuovo genio della musica, uno che non si abbatta di fronte alle difficoltà e arrivi fino in fondo. Il nostro ragazzo rinuncia a tutto, fidanzata compresa, per seguirlo. Leggi tutto “#TFF32 Whiplash, some like it hot, some like it hard, very hard”

#TFF32 As you were, l’amore per Singapore

Curioso film questo As you were, dove lo svolgimento della trama non è per nulla lineare e Jiekai Liao dice in sala che in fondo non gliene importava neppure troppo.

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Si tratta di una storia d’amore visssuta su un’isola che si affaccia su Singapore. Un amore quasi mai detto, sempre rimandato. Con lui e lei che si trovano e si riperdono cento volte nel corso degli anni.

Il racconto va avanti e indietro nel tempo in continuazione mostrandoci i due protagonisti adulti, poi bambini, poi ragazzi, poi di nuovo bambini e via così. Leggi tutto “#TFF32 As you were, l’amore per Singapore”

#TFF32 Violet, l’impossibile elaborazione del dolore

E’ possibile elaborare e superare il dolore della morte di un giovane amico? Violet ragiona proprio su questo e la risposta che prova a darci Bas Devos non è che lasci molte speranze.

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Jesse è testimone dell’omicidio di un amico ad opera di due bulli. Il colpo è duro e difficile da superare. La scuola, gli amici, perfino la famiglia non riescono a fare molto per aiutarlo a comprendere e a superare il dolore. Così le giornate proseguono cercando di far finta di nulla e continuando a fare evoluzioni sulla sua bici da cross.

Si comincia con una sequenza molto interessante. Osserviamo l’omicidio attraverso i monitor di sorveglianza del centro commerciale dove avviene la tragedia. L’episodio avviene saltando da un monitor all’altro. la sequenza è molto lunga, completamente silenziosa e decisamente efficace. Leggi tutto “#TFF32 Violet, l’impossibile elaborazione del dolore”

#TFF32 Anuncian sismos (Announce earthquake)

E qui siamo davanti ad un film importante. Realizzato da Rocio Caliri e Melina Marcow, che sono giovanissime, Anuncian sismos (Announce earthquake) si ispira ad una vicenda vera davvero drammatica.

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In un paese argentino si è scatenata una incredibile serie di suicidi di ragazzi. Qualcosa di anomalo ed incomprensibile i cui motivi vanno ben oltre la difficile situazione di vita del paese.
Per affrontare l’emergenza seguiamo quello che accade nella scuola, in un paio di famiglie, tra i ragazzi che si incontrano.

Il problema principale della scuola sembra essere quello di assistere gli studenti “superstiti” e di non fare brutta figura. Le famiglia si muovono in un silenzio assordante. Gli unici che ne parlano liberamente sono proprio i ragazzi. Leggi tutto “#TFF32 Anuncian sismos (Announce earthquake)”