Mario Martone presenta Capri-Revolution al cinema Massimo

Dopo il fortunato passaggio alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, arriva nelle sale, a partire dal 20 dicembre 2018, il film Capri – Revolution con la regia di Mario Martone. Leggi tutto “Mario Martone presenta Capri-Revolution al cinema Massimo”

Tanti auguri Alba International Film Festival

Compie dieci anni l’Alba International Film Festival ed il programma che si srotolerà dal 1 al 5 giugno pare essere molto interessante.

Ovviamente vi invito a spulciarlo sul sito ma vi segnalo alcune cose che mi sembrano interessanti.

La serata inaugurale è dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia ed ha il suo centro nella proiezione dell’onnipresente Noi credevamo di Mario Martone, che ormai è senza dubbio il film simbolo di questo centocinquantenario.

Interessante è anche la retrospettiva su Heddy Honigmann, documentarista di cui il festival proietterà cinque tra i suoi lavori più complessi.

E mi incuriosisce anche il lavoro di Andrea Fenoglio e Diego Mometti dedicato a Nuto Revelli e alla sua produzione. Si chiama Il popolo che manca ed è previsto nella giornata conclusiva.

Per tutto il resto vi consiglio di sbirciare il programma (si… c’è anche Pippo Baudo) e fare un salto ad Alba.

Noi credevamo Nastro d’Argento 2011

Così sarà Noi credevamo di Mario Martone il film vincitore del Nastro d’Argento 2011.

L’annuncio è stato dato con grande anticipo e addirittura prima che vengano comunicate le cinquine in nomination.

Le motivazioni del premio sono inevitabilmente condivisibili

non solo come film caso in controtendenza nell’anno della commedia, ma per il valore e l’impegno che esprime, oltre il cinema, in un passaggio storico centrale nella vita della Repubblica Italiana, a 150 anni dall’Unità del Paese

Il premio a Martone mi fa innegabilmente piacere per la qualità del film, per la qualità del regista e per l’importanza storica che la pellicola ha già assuntoin così breve tempo.
Strana storia distributiva quella di Noi Credevamo, passato a Venezia, uscito in sala, poi perso, poi tornato in sala ed ora protagonista di decine di singoli eventi legati all’Unità d’Italia in giro per il paese.
E dei 150 anni dell’unità è ormai diventato il film simbolo.

Contento anche perchè (come tanti altri negli ultimi anni) Noi credevamo è stato girato in buona parte in Piemonte e a Torino.