La senatrice Elena Cattaneo è “Stem Cell Person of the Year 2013”

Il premio “Stem Cell Person of the Year”, promosso dal Knoepfler Lab dell’Università della California, è stato assegnato per il 2013 a Elena Cattaneo, ricercatrice italiana nominata a settembre senatrice a vita per i suoi meriti scientifici.

Il premio, istituito lo scorso anno dal ricercatore/blogger Paul Knoepfler, intende fornire un riconoscimento a quanti operano con passione e competenze d’eccellenza allo studio delle cellule staminali.
Elena Cattaneo è Direttore del Centro di Ricerca sulle Cellule Staminali – UniStem dell’Università degli Studi di Milano e molti dei suoi studi sono dedicati alla comprensione della malattia di Huntington, una patologia che comporta la progressiva perdita di neuroni e con essa di molte capacità motorie e cognitive.
Nel messaggio di congratulazioni pubblicato sul blog, Knoepfler definisce Elena Cattaneo come “una vera donna del Rinascimento scientifico”, evidenziandone non solo i meriti scientifici, ma anche il ruolo attivo che ha svolto e continua a svolgere in difesa della scienza e dell’etica della scienza.

Fonte: Knoepfler Lab

Via: Gravità Zero,  giornalismo scientifico, bpr

Parla anche italiano il Nobel per la Medicina 2013

Si respira anche un po’ di ricerca italiana nel Nobel per la Medicina 2013: almeno dalla bibliografia che accompagna le motivazioni del Nobel assegnati ieri a James Rothman, Randy Schekman e Thomas Sudhof.
È infatti nel nel 1992 che il prof. Cesare Montecucco, dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e dell’università di Padova (ossia un anno prima della pubblicazione della ricerca di Rothman) pubblicò la scoperta di tre proteine chiave:
Prof. Cesare Montecucco

”Si trovano sulla vescicole che, come dei camion, trasportano le sostanze utili fuori dalle cellule”, ha dichiarato il ricercatore. “Si chiamano Vamp, Snap-25 e Sintaxina e si trovano nella parte interna delle ”mura”, ossia all’interno della membrana cellulare. Lavorando sulle tossine responsabili di tetano e botulismo abbiamo scoperto il modo in cui rilasciano il neurotrasmettitore all’esterno della cellula per attivare i muscoli. Per noi le cellule sono come delle cittadelle medioevali, chiuse da una cinta di mura e con un vivacissimo traffico fra esterno e interno”

Per questa scoperta nel 2011 il gruppo di Montecucco ha ricevuto il premio Paul Ehrlich, considerato il Nobel europeo per la Medicina.
I meccanismi che regolano il traffico all’interno delle cellule, prosegue l’esperto, ”sono fondamentali per importantissime funzioni. Senza di questi non potremmo neppure respirare”. Ricerche come quelle premiate con il Nobel, conclude, hanno aperto la strada per studiare altre proteine coinvolte in malattie neurodegenerative o comportamentali, come la schizofrenia. ”Per questo – conclude Montecucco – è molto importante continuare a studiarle”.

QUANTI ITALIANI HANNO VINTO IL NOBEL PER LA MEDICINA? 
Gli scienziati italiani che hanno vinto il Nobel per la Medicina, su un totale di 201 dal 1901 a oggi, sono 6, di cui solo una è donna (Rita Levi-Montalcini).
Nel 1906 ha vinto Camillo Golgi per le ricerche effettuate sulla struttura del sistema nervoso.
Nel 1957 è stato il turno di Daniel Bovet per le sue scoperte sui composti sintetici, come il curaro.
Nel 1969 Salvador Luria per le scoperte del meccanismo di replicazione della struttura genetica del virus.
Renato Dulbecco nel 1975 per le sue scoperte in materia di interazione tra virus tumorali e materiale genetico della cellula.
Il successivo è andato a una donna, una delle dieci al mondo ad aver ricevuto questo importante riconoscimento. Si tratta di Rita Levi-Montalcini premiata nel 1986 per la scoperta dei “fattori di crescita” del sistema nervoso.
L’ultimo premio Nobel per la Medicina assegnato a un italiano (anche se naturalizzato americano) risale al 2007 e si tratta di Mario Capecchi, premiato per le scoperte pionieristiche riguardanti il sistema embrionale delle cellule staminali e la ricombinazione del Dna nei mammiferi. Se si considerano tutte le categorie dei Nobel, gli italiani che hanno ricevuto questo riconoscimento sono in totale 18.

Una curiosità: l’Università di Torino vide sullo stesso banco a studiare sotto la guida del celebre Giuseppe Levi ben quattro personaggi che diventeranno grandi nomi nella scienza medica: 3 dei quali sarebbero diventati futuri premi Nobel. Erano Renato Dulbecco, Salvador Luria, Rita Levi-Montalcini e Eugenia Sacerdote de Lustig (cugina della più nota Rita).