Categoria: innovazione
10 app per iPad, iPhone e Androids per business manager e startupper
Vi sentite più vicini a imprenditori come l’ingegnere informatico Sergey Brin o il matematico Larry Page (fondatori di Google) o al biologo Craig Venter, noto per avere sequenziato il genoma umano con la sua azienda Celera Genomics.
O vorreste assomigliare a Richard Branson, l’uomo più ricco del Regno Unito, fondatore del colosso Virgin e celebre per le sue imprese ai limiti dell’impossibile!
Chiunque voi siate, o vogliate essere, se amministrate una azienda o dirigete una startup, dovete assolutamente prendere in considerazione la possibilità di dotarvi di alcuni strumenti indispensabili. Non potranno sostituirvi nelle importanti decisioni che prenderete per migliorare il vostro business, ma eviteranno di sprecare il vostro bene più prezioso… il vostro tempo!
1
WebEx Meeting [multipiattaforma]
Utilizzo lo strumento della CISCO dal giorno della sua uscita e lo trovo insostituibile.
Permette di collaborare via Web in tempo reale da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo. Da quando esiste anche l’applicazione mobile, cosa pretendere di più?
2
QuickMobile [multipiattaforma]
Una suite di soluzioni ormai per me divenute indispensabili per organizzare meeting, congressi, scambiarsi informazioni utili e gestire riunioni in videoconferenza. Mai più senza!
3
Kadrige i Sharing [iPad]
4
Google Mobile [multipiattaforma]
5
Evernote [multipiattaforma]
Estremamente utile per catturare e conservare idee e aspirazioni, fotografare presentazioni e progetti.
Cara vecchia Moleskine, … addio!
6
Microstrategy [multipiattaforma]
Permette di organizzare su tablet o telefono analisi, report, grafici, dashboard e qualsiasi dato che risulti indispensabile per il lavoro.
7
Tripit [multipiattaforma]
Da quando uso questa applicazione non inizio un viaggio senza avere pianificato l’itinerario la sera prima. Un vero e proprio consulente specializzato. Oltre a fornirmi mete, destinazioni e affini, può darmi tutte le informazioni su una determinata città e controllare le prenotazioni di alberghi e ristoranti.
8
Business People Magazine [multipiattaforma]
Ho scoperto un anno fa che su iPad la rivista è gratuita, almeno per ora. E’ uno dei miei mensili preferiti. Economia, attualità, stile e tendenze disponibile per android e Apple iPad
9
Il Mondo Digital Edition [iPad]
10
Social Flights
Non è una vera e propria App ma un servizio che mi è capitato di provare di recente (la compagnia è attiva solo da febbraio) e che è un social network per viaggiare, risparmiando, sugli aerei privati: si compra il blglietto con gli amici online e ci si sposta in aereo Jet in diversi punti del territorio americano, attraverso piccole compagnie private. Molto comodo. Con un jet privato si evitano un sacco di scocciature: niente coda al check in, al nastro dei bagagli, niente procedure di sicurezza o valigie smarrite. E se condivido un aereo da 8 passeggeri con 16 persone, 8 che viaggiano in una direzione e 8 che viaggiano nell’altra, nei volti più brevi il costo si può aggirare intorno ai 150 dollari.
Rischi e pericoli del Web: seminario per genitori e ragazzi al Castello di Moncucco torinese (AT)
Venerdì 14 dicembre 2012 ore 20,30 al Castello di Moncucco Torinese (AT)
– Quali sono i pericoli di Internet, e come possiamo evitarl?
– Come tutelare i figli minorenni?
– Come difenderci da malintenzionati?
– A chi chiedere aiuto?
– Ricerca del lavoro e Web Reputation: gli errori da evitare su web prima di affrontare un colloquio di lavoro.
Navigare su Internet può essere utile e divertente, ma senza controllo può diventare fonte di minacce e pericoli. Ormai un crimine su cinque viene commesso in Rete.
iStarter, ecco il nuovo incubatore torinese
Sono già 34 le startup che hanno fatto domanda per essere ospitate nella nuova struttura realizzata da un gruppo di giovani angel – articolo a cura di Silvio Gulizia
L’attenzione sempre maggiore al panorama delle startup italiane sta portando al nascere non solo di decine di nuove imprese, ma anche di strutture e fondi per aiutarle e finanziarle. Una di queste è iStarter, incubatore torinese che fra le altre cose si distingue per essere stato lanciato da un gruppo di giovani business angel.
Sono una cinquantina e hanno un’età media di 32 anni. Fra di loro ci sono persone come Luca Colombo, country manager di Facebook Italia, Anna Gatti, Ceo di Soshoma e board member di Buongiorno, Fernando Napolitano, Ceo di Italian Business & Investment Initiative e board member di Enel, e Nicola Garelli, project leader al Boston Consulting Group e fondatore del gruppo di cui è anche presidente.
Si tratta di angel e persone impiegate in grandi aziende o amministratori di gruppi in sette settori: beni industriali, macchinari industriali, dispositivi biomedicali, Internet, tlc e media, aerospaziale ed energie rinnovabili. Nelle scorse settimane iStarter ha avviato una call for ideas che chiuderà il 25 ottobre: nel successivo fine settimana verranno valutate tutte le proposte (già 34 quelle registrate) fra cui ne verranno selezionate cinque. Queste verranno incubate a Torino nei nuovi locali acquisiti dal gruppo che ha anche una sede a Londra e presenze attive a San Francisco, New York e Shanghai.
Il nucleo centrale degli angel ha iniziato a operare in privato nel 2007. “Nello scorso febbraio una decina di noi ha avviato una riflessione per capire quale poteva esser
e il mercato in cui investire per i prossimi tre o quattro anni – ci ha spiegato Garelli – Avevamo già fatto investimenti sulle startup e volevamo posizionarci in questo settore. Quindi abbiamo consultato amici fra i venture capitalist italiani e anglosassoni. Abbiamo realizzato che la gestione dell’investimento di capitale e lo sviluppo dell’idea devono restare separati, perché la prima richiede persone che sappiamo gestire un portafoglio. Occuparsi solo dello sviluppo invece ci permette di mantenere alta la focalizzazione e di trasmettere il massimo valore all’imprenditore”.
iStarter, una Spa con 500mila euro di capitale, in sostanza si occupa di offrire formazione orizzontale (sui temi legati al mondo startup) e verticale (sul progetto imprenditoriale della singola realtà) e chiede in cambio una percentuale variabile solo se riesce a far finanziare il progetto tramite gli eventi di networking che riesce a organizzare e le proprie conoscenze. “In linea di massima puntiamo a seed da 200 o 300mila euro e prendiamo un 10% in contanti e un 5% in stock option”. In caso la startup non trovi un finanziamento, l’imprenditore non paga assolutamente nulla.
L’obiettivo di iStarter è diventare parte integrante della comunità torinese e del Nord-ovest offrendo sostegno ai nuovi imprenditori. “Vogliamo diventare un attore di riferimento all’intersezione tra università, industria, enti locali e comunità finan
ziaria”. All’interno dell’incubatore non ci sarà solo spazio per sviluppare le idee degli startupper, ma a questi potrebbero essere affidati anche progetti originati da partner corporate di iStarter.
This opera is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.
NANOCONTACT: un convegno a Torino per parlare di nanomateriali ed ecosostenibilità
Realizzato da Università e Politecnico di Torino con CRF, Magneti Marelli, RTM e MECT 3 milioni di euro da Regione Piemonte – Bando Converging Technologies 2007
difficoltà per il loro riciclo.
raggiungimento di questi obiettivi, garantendo sostenibilità e performance. Limitare l’utilizzo di rame e altri metalli per la sensoristica della plancia, sostituendoli con composti polimerici conduttori, ha infatti notevoli vantaggi in termini di riduzione sia del peso (e quindi dei consumi), sia dei costi per separare la componente metallica da quella polimerica in fase di riciclo a fine vita del veicolo.
www.nis.unito.it
Web e dintorni a Restructura: l’innovazione, i nuovi media e le imprese artigiane
WEB E DINTORNI: LE PRATICHE CHE AIUTANO LA PROMOZIONE E IL VISSUTO DEI PRODOTTI ARTIGIANI
Modera:
Vitaliano Alessio Stefanoni, Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa CNA Torino
Intervengono
Claudio Pasqua, come usare il web e i social network per fare business.
Giuseppe Izzinosa, andiamo in fiera: lo stand, i contatti e lo sviluppo delle relazioni.
Luciano Corino, sicurezza e privacy in Rete
Giancarlo Simonelli, come migliorare la performance commerciale
Conclude:
Il portale regionale dell’Artigianato, Gianni Menino, Funzionario settore Promozione Sviluppo e Disciplina dell’Artigianato Regione Piemonte
Organizza: CNA TORINO
Info: CNA TORINO
Tel. 011 19672228
Email
[email protected]
[email protected]
CNA: Tutti i segreti del Web per fare business in una guida pratica per imprese
Presentazione in anteprima assoluta il 17 maggio in CNA TORINO
Gratis a tutti i presenti una copia del volume
Una guida per imparare a usare Internet in modo utile per lo sviluppo dell’attività d’impresa. E’ questo il compito che CNA si è riproposto con la pubblicazione del volume “Internet per l’artigianato e la piccola impresa” che verrà presentato il 17 maggio a partire dalle ore 18.30 presso il salone Carbotta nella sede provinciale della CNA, in via Millio 26.
- Internet come elemento di supporto alla vendita (a cura di Giuseppe Izzinosa)
- Web marketing e posizionamento efficace (a cura di Claudio Pasqua)
- Privacy and security sul web (a cura di Luciano Corino)
Il libro, curato e distribuito da CNA-Torino, con il sostegno della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Torino, sarà presentato ufficialmente giovedì 17 maggio 2012 presso la sala Carbotta della CNA-Torino, via Millio 26 Torino – ore 18:00.
L’evento conclude il percorso che ha messo in luce i legami di continuità e al contempo gli elementi di rottura e cambiamento che hanno contraddistinto artigianato e piccola impresa dal dopoguerra ad oggi (“Artigiani e Pmi ieri, oggi e domani: 65 anni di storie di successo”), cofinanziato dalla Camera di commercio di Torino.
Programma della serata:
ore 18.30 – Aperitivo di benvenuto
e presentazione della tela “Pit stop Beauty n°18” del pittore torinese Alberto Bongini gentilmente concessa per la realizzazione della copertina del volume
Inizio lavori ore 19.15
Saluto di Enrico Capirone, Presidente CNA Comunicazione e Terziario Avanzato
Introduce Barbara Chiavarino, Responsabile Area Sviluppo
Progetti e Servizi per la competitività CNA Torino
Intervengono gli autori della guida:
Consulente informatico specializzato in realizzazione e produzione di siti internet e comunicazione d’impresa. Tiene corsi di informatica di base e trade-marketing. Dopo oltre vent’anni di vendita in diversi settori (pubblicità, servizi alle imprese, alimentari, parafarmaceutici) nei ruoli di agente di commercio, capo distretto e consulente commerciale, opera in proprio come free lance fornendo consulenza alle piccole e microimprese.
Si occupa di studi teorici e pratici legati alle reti Internet e al comportamento del World Wide Web e delle sue applicazioni per università, enti, piccole e medie imprese. Docente di Computer Science e Comunicazione con i nuovi media dal 1994. Pubblica regolarmente articoli sull’argomento Ict su riviste nazionali e su Internet. Tra le imprese ICT che ha fondato, ChieriWeb (www.chieriweb.it) agenzia che si occupa di comunicazione professionale con i nuovi media.
Ingegnere gestionale, manager esperta di Business Process Re-engineering, ha condotto progetti nazionali e internazionali finalizzati all’informatizzazione dei processi organizzativi presso importanti multinazionali del settore finance e automotive. Nel 2004 fonda e-Mentor azienda che si occupa di e-learning, edutainment e smart&social technologies. Autrice di diversi format e percorsi formativi per l’imprenditorialità.
Interventi di:
Veronica Ciaglia e Luciano Rodriguez Alcalà
ideatori della mostra “Design Abroad” in corso al Museo Nazionale di Scienze Naturali di Torinoche propone un nuovo modello di business “a distanza” tra il Piemonte e l’Argentina attraverso l’utilizzo del web
Moderatore della serata: Vitaliano Alessio Stefanoni,
Responsabile CNA Comunicazione e Terziario Avanzato
La partecipazione all’incontro è libera, con prenotazione obbligatoria: astefanoni@cna-to.it
Innovazione: guida agli investimenti dei Venture Capital nel 2012
In quali attività investiranno nel 2012 Private Equity & Venture Capital? Una analisi della Capital Raising Guide del mercato statunitense ci fornisce qualche anticipazione.
Si è portati erroneamente a pensare che gli investitori di venture capital siano interessati ad aziende il cui core business sia esclusivamente basato sull’alta tecnologia. Una analisi più accurata, invece, soprattutto se si guarda il portafoglio di molte aziende di venture capital, fornisce dati opposti: una parte significativa degli investimenti riguardano sempre più spesso settori tradizionali, a discapito di quelli altamente pionieristici.
Nel 2011 in effetti abbiamo assistito, soprattutto negli Stati Uniti, a un numero significativo di investitori che credevano nel successo in settori tra più tradizionali della produzione e dei servizi.
Insomma, se è vero che i Venture capitalist preferiscono investire in attività imprenditoriali, questo non significa necessariamente che queste imprese siano nuove o in fase di startup. Provate a mettervi nei panni di chi ha un capitale da investire finanziando una attività. Cosa fareste voi?
L’obiettivo dell’investitore istituzionale è quello di realizzare, nel medio termine, un importante guadagno di capitale (capital gain) attraverso la cessione della partecipazione acquisita. Per guadagno di capitale si intende l’incremento di valore della partecipazione maturato dal momento dell’assunzione della partecipazione a quello della cessione e monetizzazione della stessa. L’investitore istituzionale nel capitale di rischio è, per definizione, un sociotemporaneo, seppur di medio-lungo termine, che, come tale, dovrà prima o poi cedere la partecipazione acquisita per realizzare il proprio obiettivo. [1]
Gli investitori di venture capital sono interessati solo in società con elevate prospettive di crescita, che sono gestiti da team formati da esperti e ambiziosi in grado di trasformare il loro business plan [2] in realtà. Come regola generale si punterà su una azienda che possa dare dei ritorni significativi sull’investimento entro i primi 5 anni.
Altri mercati infatti in cui l’innovazione sta già dando i suoi primi frutti e verso cui gli investitori americani sono motivati a rischiare sono il Franchising, considerata un’ottima strategia per trasformare un business consolidato in un global business. In questo momento c’è un forte fermento negli Stati Uniti perché una delle ragioni sono le opportunità nei confronti degli immigrati, che in questo modo possono aprire una attività sotto il marchio di una azienda forte e solida.
Tra i settori: la Fashion Industry, e le opportunità manifatturiere di nicchia.
Questo perché se fino ad ora le aziende, anche medie e piccole, erano incentivate a produrre i propri beni nei mercati asiatici o nei paesi a basso costo di manodopera, l’aumento dei costi di produzione su questi mercati e l’aumento dei costi di trasporto dovuti alla recente crisi internazionale hanno permesso una rinascita del settore manifatturiero locale.
In questa intervista addirittura risalente a due anni fa, ha saputo anticipare concetti che ora sembrano scontati. Il pioniere dei Venture Capital in Italia, inizialmente per Olivetti, e poi per le attività di venture capital come Advisor di 4C Ventures e dal 1998 come Chairman e Partner di Pino Venture Partners, advisor del fondo di venture capital Kiwi di Madera e Presidente di Pino Partecipazioni S.p.A., Advisor del fondo di venture capital Kiwi II di Madeira.
Con un cameo su Steve Jobs. Pensando che una app voluta da Piol (Fubles) è entrata di recente nell’Apple Rewind 2011, la classifica dei prodotti multimediali più importanti venuti nell’iTunes Store e App Store stilata in base ai giudizi rilasciati dai vari utenti e ai download eseguiti.
Claudio Pasqua
www.linkedin.com/in/claudiopasqua
twitter.com/ClaudioPasqua
[email protected]
APPROFONDIMENTI GUIDATI
[1] GUIDA PRATICA AL CAPITALE DI RISCHIO (sul portale dell’Università degli Studi di Torino) e la stessa guida sul portale dell’AIFI Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital
[2] Guida al Business Plan a cura di AIFI, IBAN e PricewaterhouseCoopers
[3] Guida al finanziamento dei progetti delle Piattaforme tecnologiche europee Strumenti di finanziamento della Commissione europea e della Banca europea per gli investimenti
Addio Wikio, nasce Ebuzzing
A Torino una mostra su Steve Jobs in prima mondiale
Torino ha un altro primato. Dal primo dicembre 2011 al 26 febbraio 2012, infatti, nel museo regionale di scienze naturali del capoluogo piemontese si tiene un evento interamente dedicato alla figura dell’uomo che ha cambiato radicalmente il mondo dell’informazione digitale
Un notizia che farà felici le persone che hanno utilizzato i prodotti della Mela rosicchiata a partire dal famoso Apple II
Apple I non è mai entrato in produzione, dato che si tratta di un prototipo in mano a pochi appassionati collezionisti, come l’imprenditore torinese Marco Boglione, ideatore della mostra dedicata a Steve Jobs che aprirà i battenti IN PRIMA MONDIALE a Torino il 1 dicembre 2011 alle ore 19 presso il Museo Regionale di Scienze Naturali.
Quando uscì il primo Macintosh a ben 128 Kb nel 1984 il costo era superiore a 10 milioni di Lire (grosso modo come se oggi un PC costasse 10 milioni di euro). Al confronto i normali PC compatibili erano venduti a 1-2 milioni.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 26 febbraio 2012.
Orario mostra
Tutti i giorni: 10 – 19
Chiuso il martedì
Informazioni:
Biglietteria MRSN: tel. 011 4326354
Numero verde InfoMuseo: 800 329 329