Luigi Sturzo e il fallimento della Fiat

Luigi Sturzo scriveva questo articolo

Prima e dopo il fascismo, in Italia e all’estero, ho sempre ammesso e, occorrendo, sostenuto apertamente, un equilibrato intervento statale a fini politici e sociali ben chiari e determinati.

Non c’è dubbio che l’azione statale, anche se volutamente limitata al solo regime fiscale, interferisca nel ritmo dell’economia privatista. Lo stesso effetto ha qualsiasi regime doganale, tanto a scopo fiscale che a scopo politico (nei rapporti con altri Stati). Quando poi sopraggiungono esigenze eccezionali per epidemie, terremoti, guerre, i provvedimenti statali incidono naturalmente in parte o anche in tutta la struttura economica del Paese; sta al governo e agli organi dello Stato temperare, regolare, correggere il corso degli affari, per dare ai cittadini il minore disturbo possibile.

Il liberismo puro è una concezione irrealistica, come è irrealistico il dirigismo puro, il comunismo puro e tutto quel che l’uomo idealizza al di fuori della realtà concreta. Leggi tutto “Luigi Sturzo e il fallimento della Fiat”

Caro Marchionne, la Fiat può benissimo andare in America, prima però passi alla cassa

Se la Fiat se ne andrà da Torino e dall’Italia non piangeremo, purchè Fiat si porti via anche tutti i personaggi che ha sistemato nei centri nevralgici di Torino per influenzarne la vita. Però prima di andarsene può cortesemente passare alla cassa a restituire al Governo Italiano i soldi che in varie soluzioni l’Italia le ha gentilmente donato in passato.

Serviranno per far ripartire con grande forza l’economia piemontese e italiana e i conti oramai in fallimento del Comune di Torino. Nel caso il Governo Monti voglia continuare a comportarsi da maggiordomo di Marchionne gli italiani troveranno una soluzione per convincere Fiat a mollare il maltolto.

La presentazione di La Fiat di Marchionne: da Torino a Detroit, l’ultimo libro di Paolo Griseri

Martedì 11 settembre alle 18 nella biblioteca della fondazione Giorgio Amendola di via Tollegno 52, a Torino. sarà presentato “La Fiat di Marchionne: da Torino a Detroit” l’ultimo libro di Paolo Griseri, giornalista di Repubblica.

Oltre all’autore saranno presenti anche Stefano Fassina, responsabile del settore Economia e Lavoro del Pd, e lo storico Giuseppe Berta. Presiederà Prospero Cerabona, presidente della fondazione Giorgio Amendola e introdurrà Maria Grazia Grippo, dell’associazione Willy Brandt.

Indebitarsi non fa notizia se a farlo è Fiat

Come ricorda Dagospia

E’ Possibile che la stampa italiana batta la gran-cassa con la notizia che la Fiat ha restituito 7,5 miliardi di dollari al governo Usa e a quello canadese, dimenticandosi di dire che per trovare i soldi ha dovuto emettere obbligazioni per 1,5 miliardi di dollari al tasso dell’8% per otto anni di durata e una seconda tranche da 1,7 miliardi di dollari , durata decennale, al tasso dell’8,25%?