Lavoro
Il decalogo delle idee della Regione per il lavoro dei giovani
È il principale annuncio avvenuto agli “Stati generali dell’occupazione”, convocati dalla Regione con sindacati, associazioni di categoria e associazioni degli enti locali e chiusi oggi pomeriggio a Torino. Entro l’estate si svolgeranno altri due incontri. Il primo appuntamento con i sindacati è programmato per il prossimo 6 di luglio: “In quella sede – aggiunge Cota – discuteremo il piano per l’occupazione giovanile, mentre per la riunione con gli enti locali che faremo prima dell’estate abbiamo chiesto alle Province di farci avere un documento con le loro riflessioni che poi approfondiremo in quella sede”.
LA CGIL. Il segretario generale, Alberto Tomasso: “E’ un’iniziativa estemporanea che ha bisogno di ulteriori momenti di approfondimento sui fenomeni economici ancora in corso. Dentro un quadro di economia stagnante il futuro rimane l’industria manifatturiera, ed è quindi doveroso interrogarsi se la Regione ha la forza e l’autorevolezza necessarie per interloquire e rapportarsi con i grandi gruppi industriali, per una pratica finalizzata alle politiche dei distretti industriali e di filiera. Per questo abbiamo la necessità di acquisire certezze perché gli investimenti in innovazione e ricerca, oltre al sostegno alle riorganizzazioni delle aziende, diano un segnale di futuro. Anche per questo le politiche per i giovani e i successivi investimenti, per non rappresentare interventi di puro assistenzialismo, devono essere inquadrate in un indirizzo economico certo, cosi come è necessario prevedere un piano per la stabilizzazione delle migliaia di precari presenti nella pubblica amministrazione, nella scuola e nella sanità”.
LA CISL. Il segretario regionale, Marcello Maggio: “La rivisitazione dell’accordo sulla cassa integrazione in deroga deve poter garantire ancora un sostegno ai lavoratori di quei settori privi di ammortizzatori sociali. Sul Piano Giovani che la Giunta regionale si appresta a varare è importante che lo strumento dell’apprendistato, oltre a qualificare e professionalizzare i giovani, possa rappresentare una risposta sociale alla fascia di età compresa tra i 15 e 17 anni che in Piemonte rappresentano quasi 8mila unità. Inoltre, gli incentivi di assunzione per i giovani (sgravio Irap regionale) devono essere finalizzati alla stabilizzazione (assunzione a tempo indeterminato) e prevedere premi per le aziende che oltre a stabilizzare i lavoratori aumentano realmente l’occupazione”.