Economia
Fiat, sei giorni di cassa integrazione alla Powertrain di Mirafiori
Secondo Federico Bellono, segretario torinese della Fiom-Cgil, la vicenda “dimostra che la crisi non riguarda solo le carrozzerie di Mirafiori, ma che tutti i settori sono fortemente a rischio anche laddove si lavora per i modelli che vengono costruiti in altri stabilimenti”. Il sindacalista ha sottolineato che questo nuovo ricorso alla cassa integrazione “conferma la necessità di un confronto che deve riguarda l’insieme delle attività della Fiat nel nostro paese” soprattutto alla luce della crisi finanziaria che “non è finita, ma sta facendo sentire i suoi effetti ulteriormente depressivi in tutti i settori, compreso il mercato dell’auto, e non solo in Italia”. “Il fatto che Marchionne abbia la testa sempre più rivolta in America – ha concluso Bellono – rappresenta un problema per l’Italia e più in generale sottrae risorse e investimenti per la permanenza della Fiat sul mercato europeo”.