Cronaca
Operazione Minotauro, a Torino arrivano le prime due condanne
Le radici calabresi le ha scoperte tardi, ma non troppo da non consentirgli di “rifarsi” una vita da imprenditore a Cinzano d’Alba, dove la sua società gestiva una casa di riposo (ora confiscata). In vista dell’udienza preliminare D’Onofrio aveva scritto un lungo memoriale ai giudici, memore del passato da rivoluzionario di professione: si proclamava innocente, reo solo di frequentare calabresi, “che male c’è?”. Insieme a lui il gup ha condannato a 8 anni per reato associativo Francesco Tamburi, proprietario del locale “Scacco matto” a Grugliasco.