Cittadini
Sanità, è bufera sulle parole di Cota: “In Piemonte 15mila esuberi”
Suggestivo poi che il presidente giustifichi la faccenda con l’abbondanza di personale che la Regione si ritroverà con la mobilità in arrivo tra enti pubblici: ha parlato di oltre 14mila esuberi dalla sanità e di un totale di 18mila nel settore pubblico in Piemonte”. Reschigna ha aggiunto: “Sulla quantità degli esuberi e su come la giunta intende comportarsi ci aspettiamo ora da Cota e dall’assessore Monferino comunicazioni precise e puntuali”.
LE RISPOSTE DI COTA E MONFERINO. “Quello degli esuberi – ha risposto all’opposizione l’assessore alla Sanità Paolo Monferino – è certamente uno dei problemi che andranno affrontati. Al di là dei numeri, ribadisco che la ripartizione tra personale sanitario e non sanitario è squilibrata. Non è appropriato, che su un totale di 58mila dipendenti, il 30% sia personale non sanitario. Riducendo le Asl sarà possibile evitare duplicazioni inutili e la razionalizzazione consentirà di liberare risorse economiche che potranno in parte essere investite per potenziare il personale sanitario stesso”.
“Non licenzieremo nessuno- gli ha fatto eco il presidente leghista – e alcuni dei numeri che circolano in queste ore io non li ho mai detti. È vero, ma l’ho ripetuto varie volte che nella sanità piemontese c’è un eccesso di personale amministrativo che andrà ridotto a vantaggio di quello sanitario. Ed è vero, lo ripeto che il mondo è cambiato. Non credo sia giusto vedere i giovani in giro senza lavoro poi vedere dipendenti pubblici ipergarantiti che fanno grane per un trasferimento di dieci chilometri”.