Economia
Fiat: fusione con Chrysler entro il 2014. Il titolo del Lingotto crolla in borsa
IL BOTTA E RISPOSTA CON LA CONSOB. L’investimento da 20 miliardi di euro per l’Italia è confermato, ma è impossibile fornire più dettagli rispetto a quanto detto. Anzi, a scanso di equivoci, d’ora in poi non si parlerà più di Fabbrica Italia. Si può sintetizzare così la risposta della Fiat alla Consob, in un comunicato dove il Lingotto esprime disappunto per il fatto ”deplorevole” che la notizia sia stata pubblicata sulla stampa e ”si riserva ogni diritto di adottare le più opportune iniziative di tutela”. La posizione della Fiat sarà valutata nei prossimi giorni dagli uffici della Consob. Ambienti vicini alla Commissione si limitano a ribadire la natura esclusivamente tecnica della richiesta a Fiat, a fini di trasparenza e a beneficio degli investitori.
I RAPPORTI CON CHRYLSER. “Una convergenza è necessaria entro il 2014”: a confermarlo è stato nella giornata di sabato lo stesso ad Sergio Marchionne . Il consolidamento Chrysler, però, porterà sicuramente a un appesantimento del debito: “Un anno fa dagli Usa veniva il 3,5% dei nostri ricavi – si è difeso il manager italocanadese -. Oggi siamo al 47%. L’ Europa pesava per il 60%. Ora è al 30%. Il 2012 sarà il più difficile dei prossimi anni, ma i nuovi modelli ci aiuteranno a mantenere la quota”.