Alessandria
La piena nell’alessandrino nella notte senza gravi danni. A Torino lunedì chiuse le scuole
Ordinanze di evacuazione sono state emesse in via precauzionale per alcune zone di Alessandria. Circa 250 le persone interessate dai provvedimenti Le famiglie potranno trovare ricovero presso la struttura di Protezione Civile a Forte Acqui. La situazione è monitorata dal Comitato comunale di protezione civile e dall’Unità di crisi. Il sindaco, Piercarlo Fabbio ha spiegato come si è determinata l’esondazione del Bormida: il fiume Orba, da una quota vicina a zero è passato, in poco più di 3 ore, a 7,5 metri, riversandosi poi nel Bormida ha provocato un’onda d’urto sulla sponda sinistra in Alessandria. L’onda di piena ha raggiunto gli operatori della protezione civile mentre stavano operando e ha impedito loro di terminare le operazioni e il fiume ha rotto gli argini. Per far fronte alla situazione è stato necessario riversare una ventina di camion di ghiaia direttamente dalla tangenziale nel fornice per rallentare la corrente. Le operazioni si sono concluse intorno alle 13. Due pompe stanno agendo per prosciugare l’allagamento determinato dall’esondazione. Attualmente l’emergenza è ancora alta.
Per precauzione, lunedì a Torino resteranno chiuse le scuole. Probabilmente in mattinata si deciderà di chiudere le scuole della provincia di Torino e della Valsesia. Chiusi i cimiteri di Torino e sospese tutte le attività sui Murazzi del Po già allagati. Il sindaco Piero Fassino ha sospeso il divieto di transito, lunedì, nella Ztl. Lunedì è sospeso lo sciopero della metropolitana.
Domani si attende una piena del Po a Crescentino e a seguire verso il casalese. La direzione della perturbazione da est a ovest favorisce lp smaltimento dei corsi d’acqua più importanti. Oltre i 2.500 metri ci sono state nevicate abbondanti: 95 cm a Macugnaga. Nel cuneese la quota neve è rimasta anche a 2.100-2.200 metri.