Economia
La Cgil lancia l’allarme: “Le imprese sono esauste, 20mila lavoratori a rischio”
LE PAROLE DEL SEGRETARIO CANTA. “Siamo a metà novembre – ha sottolineato Donata Canta – e l’unica certezza è che per il 2012 è stato stanziato a livello nazionale un miliardo per la cassa in deroga, la stessa cifra del 2011. Non può bastare; le imprese sono esauste. Il rischio è che licenzino. Come dimostrano le indagini trimestrali di Unione industriale e Unioncamere la ripresa è sfumata e la situazione degli ammortizzatori sociali peggiora. Nella stesa cifra del 2011 dovranno rientrare nel 2012 la mobilità in deroga, i contratti di solidarietà e la cassa per le aziende commerciali oltre i 50 addetti. E’ ovvio che non ci si può stare”.
A MIRAFIORI. Secondo il segretario Fiom Giorgio Airaudo oltre la metà dei lavoratori a rischio nel torinese è metalmeccanico: “C’è la grossa incognita della Fiat che deve dire che cosa vuol fare a Mirafiori e c’è un aggravarsi della crisi. È evidente che bisogna arrivare a un blocco dei licenziamenti, non si può lasciar fare al mercato. Si è fatto così e ci siamo ritrovati senza neppure una sola carrozzeria viva. Adesso serve un piano per bloccare il declino di Torino sapendo quali prodotti e con quale contenuto di innovazione si faranno. Mi auguro che il premier Monti sia in grado di farsi dire dalla Fiat quello che Berlusconi non ha voluto sapere, e cioè che cosa intende produrre in Italia e a Torino”.