Spettacolo
Se Ale e Franz lavorano in un call center. Va in scena a Torino “Aria precaria”
Il titolo è emblematico. L’idea è raccontare, attraverso dieci storie, gli episodi quotidiani nei quali ci si trova in bilico. Così Ale e Franz vestono molteplici panni: di volta in volta sono neonati, anziani, nemici, amici per la pelle, anonimi sconosciuti. L’unico tratto che sempre li accomuna è lo spaesamento, la consapevolezza di vivere a mezz’aria tra serio e faceto, tra vita ordinaria ed esperienze improbabili. Ma naturalmente nel titolo Aria precaria non mancano allusioni al lavoro: tra i tanti personaggi interpretati dai comici ci sono anche due lavoratori di un call center.
“Attraverso dei meccanismi di surreale comicità – spiega Leo Muscato, regista dello spettacolo – i due uomini si mostrano nei loro aspetti più ridicoli, nelle loro più assurde ostinazioni, semplici contraddizioni; ma anche nelle umane fragilità, in cui ogni spettatore potrà riconoscersi. Tutto questo all’interno di un bianco spazio astratto, una sorta di camminamento in bilico dal niente verso il tutto, uno spazio fra il concreto e l’assurdo che di volta in volta la luce trasformerà in un luogo diverso, un altrove dentro cui lasciarsi andare con l’immaginazione e abbandonarsi finalmente a una risata”