Asti
Piccola vittoria per i dissidenti Pdl: dalla Regione via libera all’aiuto economico antiaborto
Il modello di attuazione ipotizzato è quello lombardo: la futura mamma, una volta scelto di portare alla termine la gravidanza con la nascita del neonato, viene seguita al consultorio per un aiuto personalizzato. Le beneficiarie ricevono una carta prepagata sulla quale ogni mese viene caricato il contributo regionale, previo controllo da parte della Regione sul corretto utilizzo di questa. In caso di mancato rispetto o di risoluzione delle cause che hanno determinato la possibilità di contributo l’erogazione viene sospesa. L’emendamento, a firma Gian Luca Vignale, è stato approvato con i soli voti Pdl: per Lega e centrosinistra a decidere dovrà essere l’intero Consiglio.
“Si tratta di un intervento concreto a favore della difesa della vita – ha dichiarato dopo il voto Rosanna Valle, astigiana e consigliere regionale del Pdl che ha sottoscritto l’emendamento – in quanto, secondo le relazioni ministeriali, il Piemonte è la terza regione in Italia con il più alto tasso di abortività (9,8) e nel 2010 ha registrato 9610 interruzioni di gravidanza volontarie. Il fine dell’emendamento è rimuovere ogni ostacolo economico alla vita, dando un’opportunità a chi crede di non averne”.