Cultura
Alemanno rassicura Fassino: “Niente sovrapposizioni con il Torino Film Festival”
Già perché la Festa di Roma pur essendo l’ultima arrivata nel circuito festivaliero nazionale è senza ombra di dubbio la manifestazione cinematografica italiana più ricca, più ancora del Festival di Venezia che può contare su un budget di 12 milioni di euro. Torino ha un budget di circa 1,5 milioni di euro, vale a dire 8-9 volte inferiore all’evento romano eppure riesce a fare miracoli e a proporre un programma di altissima qualità. Muller “detronizzato” da Alberto Barbera ed evidentemente allertato da possibili alleanze fra le manifestazioni di Torino e Venezia ha pensato di andare all’attacco fornendo ad Amelio tutte le date della Festa di Roma dal 2012 al 2018. Un gesto che è stato letto come un atto di guerra e per il quale è dovuta intervenire la politica. Ieri il sindaco di Torino Piero Fassino aveva dichiarato: “Voglio credere che verrà posto rimedio ad una storia imbarazzante” . Nel pomeriggio è giunta la replica del sindaco di Roma Gianni Alemanno: “Ho parlato telefonicamente con il sindaco di Torino Piero Fassino: ho voluto rassicurarlo personalmente sul fatto che nella scelta delle date del Festival del Cinema di Roma sarà mia cura, infatti, non solo garantire quelle già previste, ma anche evitare lo svolgersi di eventi che si sovrappongano al Torino Film Festival”. “Bene – ha chiuso Fassino in serata – prevalgono il buon senso e l’interesse del cinema italiano”.
La Festa di Roma dovrebbe tornare alle date previste (18-26 ottobre), comunque sempre troppo vicine sia a Venezia (29 agosto-8 settembre) che a Torino. Possibile che, in Italia, otto mesi siano dedicati ai festival di taglia medio-piccola (fra l’altro quelli che fanno il vero lavoro di scouting) e, poi, i tre grandi eventi cinematografici siano concentrati fra settembre, ottobre e novembre?