Economia
Imprese femminili in aumento rispetto al 2010. I dati di Unioncamere Piemonte
“Questi dati tratteggiano un universo femminile che sta lottando con tutte le sue forze contro la crisi e che dimostra di saper resistere con orgoglio. L’analisi statistica non rende però giustizia a tutte quelle donne che, pur non essendo formalmente titolari o socie di imprese, lavorano per far nascere e crescere le aziende in cui lavorano da sempre, spesso piccole e intestate ad altri componenti della famiglia”, ha detto il presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello. A livello strutturale, la distribuzione delle imprese femminili ricalca quella delle imprese totali registrate, con una prevalenza di imprese individuali (il 61,8%) e di società di persone (il 27,9%), mentre soltanto l’8,8% predilige la forma delle società di capitale e l’1,5% quella delle altre forme.
La distribuzione per settore di attività economica evidenzia come le imprese femminili si concentrino soprattutto nei settori degli altri servizi e del commercio (il 60% del totale), in misura superiore rispetto a quanto avviene a livello delle imprese complessivamente registrate in Piemonte, mentre la presenza di imprese femminili nelle costruzioni risulta, invece, inferiore. Più allineate con il dato complessivo piemontese le quote rilevate nei settori dell’agricoltura, dell’industria in senso stretto e del turismo. A livello territoriale, emerge che le imprese femminili si distribuiscono in modo sostanzialmente omogeneo nelle province piemontesi anche se Biella e Alessandria sono le province in cui si registrano, rispettivamente, la minore e la maggiore incidenza di imprese femminili sul totale imprese registrate.