Economia
La Regione Piemonte ha approvato la legge sull’apprendistato
Positivo è anche il giudizio dei sindacati. “Siamo molto soddisfatti – spiegano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Piemonte, Graziella Rogolino, Marcello Maggio e Maria Teresa Cianciotta – perché l’intesa consente di inserire nel mondo del lavoro giovani compresi tra i 15 e i 25 anni che hanno abbandonato la scuola”. Con la Regione è stato concordato un contributo di 1.500 euro da erogare al singolo lavoratore/studente per la frequenza. Le ore di formazione per l’acquisizione della qualifica professionale ammontano a 500 per chi ha meno di 18 anni e 400 per chi è già maggiorenne: una quantità di ore decisamente superiore a quella prevista dall’intesa Stato Regioni.
I ruoli chiave chiamati a gestire in stretta collaborazione il percorso formativo dell’apprendista saranno:
- il tutor aziendale, a cui è affidata la diretta responsabilità del percorso di formazione in impresa;
- il coordinatore formativo dell’agenzia, a cui è richiesto di accompagnare e monitorare il percorso formativo dell’apprendista, fornendo adeguati supporti metodologici e organizzativi funzionali al conseguimento dei risultati attesi;
- le parti sociali piemontesi che al fine di dare attrattività a questa forma contrattuale le Parti sociali piemontesi possono individuare misure normative e modalità di modulazione della disciplina salariale per gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, con carattere di cedevolezza rispetto alla disciplina definita dai CCNL di riferimento o da appositi accordi interconfederali assunti a livello nazionale
- gli strumenti di incentivazione per sostenere e accompagnare i giovani verso il rientro nel sistema formativo mediante misure di incentivo alla frequenza e al successo dei percorsi formativi per l’acquisizione della qualifica e del diploma professionale.