Cittadini
Sciopero dei trasporti a Torino. I mezzi di GTT fermi per 24 ore, le ragioni dello sciopero
In un volantino dei sindacati si spiegano le ragioni dello sciopero dei lavoratori
La scelta di GTT di ridurre le corse nei trasporti urbani è una scelta sbagliata ! Torino è una città diversa rispetto al passato, è cambiata moltissimo ed in meglio, è diventata un città internazionale. Però Torino, dal punto di vista dei trasporti e della mobilità, ha notevoli difficoltà, basta pensare alle carenze dei collegamenti ferroviari e al rischio di marginalità dell’aeroporto di Caselle. Ed oggi a peggiorare la situazione, a causa dei tagli della Regione Piemonte, GTT taglia 960 corse in una città in cui già oggi le attese alle fermate per i cittadini in alcuni casi sono indecenti.
Questa riduzione delle corse era ed è l’unico modo per affrontare questi . scellerati tagli? Tutto questo in un momento in cui la richiesta di trasporto pubblico a causa della crisi è sempre maggiore da parte dei cittadini.
Con questi tagli è facile prevedere che per i cittadini i tempi di attesa aumenteranno ulteriormente, oltre che per la diminuzione delle corse, anche per il sovrannumero dei passeggeri in salita ed in discesa, ma anche per il fatto che quasi il 200/0 dei mezzi di trasporto tutti i giorni continua a guastarsi. Ma GTT non si ferma a questo, colpisce anche chi tutti i giorni dovrà fronteggiare il malumore dei cittadini e sopperire alle inefficienze quotidiane, cioè gli autisti, i quali dovranno lavorare di più e guadagnare di meno.
La proprietà dell’azienda torinese dì trasporto e GTT stessa sono convinti che l’unico modo possibile di recuperare i tagli della Regione sia colpire il servizio ai cittadini e peggiorare le condizioni del lavoro ali/interno di GTT ? Non è possibile invece riorganizzare l’azienda e colpire invece gli sprechi, le inefficienze e i privilegi? Questa finta riorganizzazione non tutela né l’azienda, né i lavoratori, né i cittadini e peggiora la vita lavorativa di chi tutti giorni fa il proprio dovere e non garantisce alcuna certezza per il futuro dell’azienda e dei lavoratori.