Economia
Csi Piemonte: a rischio lo stipendio dei dipendenti, si parla di cassa integrazione, le aziende dell’indotto alla canna del gas
La situazione è difficile, ma per certi versi paradossale. Con tutti i suoi problemi il Csi potrebbe salvarsi con il pagamento dei pregressi debiti di Regione e Comune. Ma la Regione e il Comune i soldi non li hanno. Quindi il Csi potrebbe portare in tribunale i conti di Regione e Comune, morosi da tempo immemore nei suoi confronti. Peccato che il Comune e la Regione siano tra i consorziati maggiori del Csi.
A monte di questa contorta filiera di pagamenti ci sono oltre che i dipendenti, attori privilegiati in casi di dissesto del consorzio, e soprattutto le aziende del settore Ict piemontese che per la verità per anni anno ottenuto contratti dal Csi ed ora non beccano un quattrino da mesi. E si stanno arrabbiando le agende della Comunicazione e Terziario Avanzato: “La posizione del Csi secondo la quale se la Regione non paga il Csi non può pagare non è una risposta accettabile. Siamo consapevoli e comprendiamo molto bene la difficile posizione in cui si trova il Csi, letteralmente tra l’incudine e il martello. Ma in questo momento di grave crisi economica, soprattutto gli enti di emanazione pubblica dovrebbero avere ben chiaro l’impatto sociale prima ancora che economico che il mancato pagamento delle prestazioni erogate da parte delle imprese private comporta. Dietro il lavoro delle imprese, soprattutto piccole, ci sono le famiglie, molte famiglie che rischiano di precipitare nella povertà e nei debiti”.