Biella
Biella: le indagini sulla rapina alla farmacia Marinoni a una svolta
Marcarini, un lungo curriculum di precedenti anche per vicende di droga, sarebbe l’uomo che è entrato a volto scoperto in farmacia e si è fatto consegnare circa duemila euro in contatti dalla commessa, minacciata da una pistola Bruni calibro 7,65 con matricola abrasa e soprattutto con colpo in canna, prima di darsi alla fuga su un auto rubata. La stessa arma sarebbe stata usata nello scontro con i carabinieri a Milano, pochi giorni fa.
Al momento la Squadra Mobile della polizia mantiene uno stretto riserbo sulla vicenda ma parrebbero ormai esserci pochi dubbi sulla sua colpevolezza vista la visionomia, i tempi e i modi in cui si è svolta la vicenda.
A far finire in manette Marcarini è stato poi uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine dopo che era stato riconosciuto all’uscita di una mensa pubblica a Milano, vicino a piazza Siena. Sembra che all’origine della rapina a Biella vi sia stato il timore di tornare in carcere per scontare un arresto del maggio 2011 per rapina e porto abusivo di armi.