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Sgominata banda di rapinatori. A segno maxi colpi nell’albese, astigiano e torinese
Giovedì 20 pomeriggio sono passati all’azione e si sono recati a Garlasco, nel pavese per fare il colpo grosso prima di Natale, senza però sapere che i militari di Alba, con l’ausilio di quelli di Vigevano, li stavano pedinando. In sei hanno fatto irruzione all’interno della filiale della banca popolare di Novara, nel centro della cittadina lombarda, con armi improprie, picconi ed altri arnesi in ferro, mentre due complici sono rimasti all’esterno, sulle auto in attesa e, attuando le stesse modalità della rapina a Neive, hanno portato via i cellulari alle 12 persone, tra dipendenti e clienti, presenti in banca legandogli i polsi con fascette per cablaggi, costringendoli a stare tutti in una stanza, in silenzio e terrorizzati.
Nel frattempo, i ladri sono scesi nel caveau della banca e hanno iniziato a forzare alcune cassette di sicurezza. Uno dei clienti, però è riuscito a liberarsi e ha iniziato ad urlare per scoraggiare i rapinatori e allontanarli. In effetti, i malviventi anno desistito dandosi alla fuga dalla banca, ma fuori sono stati bloccati da 15 carabinieri albesi che li stavano aspettando. Quattro dei rapinatori, a bordo dell’Alfa 147, sono fuggiti in direzione Pavia e fermati poco dopo dai militari di Alba le cui auto di servizio sono anche state speronate nel tentativo dei fuggitivi di impedire l’inseguimento.
Tutti in manette. Ora si trovano nel carcere di Vigevano. L’accusa è di rapina aggravata in concorso, sequestro di persona, furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta dei frattli Rulli, Nicola 51enne e Sandro, 47enne di S. Stefano Belbo, basisti del gruppo malvitoso. Salvatore Ciancio, 34enne di Palermo. Carmelo Sole, 35enne, muratore di Moncalieri, nel torinese, Fabio La Vattiata, 37enne palermitano. Francesco Pilo, 37enne e Salvatore Romito, 38enne, entrambi palermitani. Sul loro conto proseguono le indagini dei carabinieri di Alba per verificaer se la banda sia anche autrice di rapine nel corso di quest’anno, con un modus oeprandi simile perpretate in tutto il nord ovest d’Italia.