Piemonte
Antonio Boccuzzi non si candida per le primarie del PD
Ciò premesso, ho deciso di fare un passo indietro. In questi cinque anni ho percorso l’Italia in lungo e in largo, occupandomi soprattutto del tema della sicurezza sul lavoro, svolgendo il mio mandato con un raggio più ampio e secondo un percorso con connotazioni più nazionali. Non sono stato un parlamentare di territorio, ma ho cercato di rispondere a tutti coloro che in Italia, dentro e fuori il Pd, volevano discutere e confrontarsi sul tema della sicurezza sul lavoro. Ho partecipato a centinaia di iniziative dal Piemonte alla Sicilia, sostenendo le proposte del Partito democratico sul lavoro e sui diritti dei lavoratori.
Sono entrato in Parlamento come simbolo di una tragedia che ha profondamente scosso Torino e l’opinione pubblica. Ho lavorato per trasformare quel simbolo in una battaglia per il diritto alla sicurezza sul lavoro. Ho seguito con attenzione tante crisi aziendali lungo tutto il nostro Paese. Da qui le ragioni che stanno alla base della mia rinuncia: rinuncia a candidarmi alle primarie, non certo rinuncia all’impegno politico. Non è una fuga dal giudizio dei cittadini
Credo che il Partito Democratico cinque anni fa abbia inteso fare un investimento, dandomi modo di imparare molte cose e ponendo grande attenzione al tema che ho portato avanti. La battaglia per il diritto alla sicurezza sul lavoro è per me una missione e come tale l’ho concepita. Il partito ha condiviso con me questa battaglia e questa missione, dandomi i supporti per poterla affrontare.
Ho scelto di assumere questa decisione dopo un confronto con i vertici della direzione nazionale, che mi hanno assicurato che il partito intende valorizzare l’impegno e il lavoro svolto in questa legislatura: questo mi ha portato a scegliere di mettere al primo posto il Partito democratico. Ovviamente, parteciperò attivamente alla campagna per le primarie e nei prossimi giorni comunicherò quali candidati sceglierò di sostenere”.