Alessandria
Aspal: arriva il piano industriale, 41 esuberi
Tra i 35 dipendenti che si “salvano” ci sono 4 addetti al servizio di mediazione culturale e 11 del “Servizio Giovani”. Di questi, 5 saranno probabilmente suddivisi tra Informagiovani, Scambi Internazionali e Punto D e 6 rimarrebbero alla Ludoteca. L’intenzione dell’amministrazione è di affidare la gestione dei servizi all’azienda speciale “Costruire Insieme” sulla quale però sono sorti dei dubbi circa la legittimità. Per fugarli il primo cittadino andrà a Roma lunedì.
La cesoia dei tagli “grazia” anche i dipendenti del servizio informatico e telematico (SIT) che l’amministrazione intende mantenere, attivando una convenzione con CSI Piemonte.
Chiude i battenti, invece il servizio di cooperazione e sviluppo, mentre altri servizi, come lo IAT (Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica) saranno gestiti in economia e quindi gestiti direttamente dal Comune.
Sul piede di guerra i sindacati “sono più della metà, ma anche fosse stato soltanto uno, non va bene. E non va bene neppure pensare alla cassa integrazione in deroga, sarebbe come un funerale anticipato: i posti vanno salvati. Tutti – ha commentato Fabrizio Sala della Cgil.
“Vedremo cosa fare, ma ci opporremo in ogni modo – ha dichiarato Aldo Gregori, segretario provinciale dell’Uil – che giudica insostenibile il taglio di oltre il 50% dei lavoratori.
L’unica buona notizia – se si può definire tale- è che i tagli permetteranno il mantenimento dei servizi.