Cronaca

I familiari delle vittime ThyssenKrupp scrivono a Napolitano perchè li riceva

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Antonio Boccuzzi ha consegnato al Prefetto di Torino una lettera a firma sua e dei familiari delle sette vittime del rogo ThyssenKrupp rivolta al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, all’indomani della sentenza d’appello del processo ThyssenKrupp. Il testo della lettera al Predidente della Repubblica.

Ill.mo Presidente,
ieri è stata pronunciata la sentenza d’appello del processo per il rogo all’acciaieria ThyssenKrupp di Torino, in cui hanno perso la vita sette operai. Una sentenza che ha sconcertato i familiari delle vittime, che hanno visto rinnovare il proprio dolore di fronte alla riduzione delle pene inflitte agli imputati in primo grado e, soprattutto, al mancato riconoscimento del “dolo eventuale” nei confronti dell’ex a.d. Herald Espenhahn.
Con la presente Le chiediamo cortesemente di riceverci affinché possa conoscere i motivi della protesta in seguito all’emanazione della sentenza e possa contribuire a mantenere alta l’attenzione sulla nostra tragica vicenda, in vista del ricorso in Cassazione.
La vicenda della ThyssenKrupp ha risvegliato in Italia le coscienze sul tema delle morti sul lavoro. Da quel momento si è fatto molto. Anche Lei si è prodigato in diverse occasioni affinché non venisse abbassata la guardia. Il fenomeno però non è certo stato ancora debellato: le cronache dell’Ilva di Taranto sono forse l’esempio più eclatante… Senza dimenticare le tragedie quotidiane nell’agricoltura, nell’industria, nell’edilizia e in tanti altri luoghi di lavoro e formazione (tra cui le scuole).
Vogliamo, come Lei ha già ribadito più volte con fermezza, che non ci si arrenda di fronte al terribile fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali (a Torino è in svolgimento il processo d’appello per il caso Eternit: in primo grado è stato riconosciuto il dolo eventuale nei confronti dei vertici della multinazionale). Desideriamo che questa piaga venga contrastata in Italia con ogni strumento, culturale, giuridico e giudiziario.
Nel ringraziarLa per l’attenzione e confidando nella Sua sensibilità, Le porgiamo i nostri ossequi.

 I familiari delle sette vittime ThyssenKrupp e On. Antonio Boccuzzi

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