Un ordigno simile a quello recapitato alla sede del quotidiano La Stampa, è arrivato al una società di investigazioni private, la Europol di Brescia. Anche in questo secondo caso, l’ordigno non è esploso dato che un dipendente dell’Europol ha aperto la busta che lo conteneva. La bomba era confezionata allo stesso modo, ma la quantità di polvere esplosiva era molto: 20 grammi contro i 48 contenuti nell’involucro recapitato alla Stampa. La polvere era contenuta nella custodia di un cd e l’innesco era stato realizzato con una pila da 9 volts . Gli investigatori dei carabinieri, anche se i destinatari sono decisamente di tipo diverso, propendono per l’ipotesi di un’unica mano e attribuiscono il gesto dimostrativo agli ambienti anarco-insurrezionalisti.
