Cronaca
Regione Piemonte, consegnati avvisi di garanzia a 52 consiglieri su 60 – i nomi. C’è anche Cota
L’inchiesta della Procura di Torino è coordinata dal procuratore aggiunto Andrea Beconi e condotta dai sostituti procuratore Giancarlo Avenati Bassi e Enrica Gabetta.
Speciale Spesopoli piemontese.
Il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli ha fatto sapere che “I consiglieri interessati sono 52 variamente distribuiti tra i gruppi rappresentati in regione. Vi sono differenze anche rilevanti tra le varie posizioni individuali, sia per la causale dei rimborsi, sia per l’ammontare complessivo dei medesimi. Pertanto solo lo sviluppo e la conclusione dell’inchiesta, a partire dagli interrogatori di garanzia che si svolgeranno nei prossimi giorni, potranno consentire una più precisa e completa definizione di tali posizioni”.
Per evidente semplicità vi diamo i nomi di chi non avrebbe ricevuto l’avviso di garanzia.
Si tratta dei consiglieri PD Roberto Placido, Mauro Laus e Gianna Pentenero e dell’assessore e consigliere leghista Claudio Sacchetto. Non sono stati raggiunti dal provvedimento anche coloro che sono subentrati in Consiglio nelle ultime settimane: Oliva, Rostagno e Franchino.
Coinvolti quindi anche il presidente Roberto Cota e i consiglieri del M5s, che avrebbero utilizzato i rimborsi per recarsi alle manifestazioni NO Tav in Valsusa.
Il presidente Cota ha dichiarato: “Mi sono già recato spontaneamente dai pm per chiarire la mia posizione. Non un euro è finito sul mio conto corrente e in questo senso la Procura non ha mosso contestazioni”.