Società
In mille a Vidracco per l’ultimo saluto secondo il rito di Damanhur a Falco Roberto Airaudi
Il rito delle ceneri è il momento del congedo tra i damanhuriani e il defunto, la cui memoria e la cui eredità spirituale rimarrà viva nel Popolo, ma che da quel momento inizia il viaggio verso l’Oltre.
Il rito si svolge al Tempio Aperto di Damjl, nell’emiciclo.
Le ceneri arrivano, avvolte nella bandiera di Damanhur, portate da due “metratori”. La “metratura” è una tecnica di meditazione basata sull’ampliamento delle percezioni attraverso il movimento del corpo. Il cammino compiuto dalle ceneri per giungere al Tempio Aperto, effettuato secondo questa disciplina, simboleggia la volontà di percepire, ricordare e raccogliere dentro di esse tutte le esperienze vissute, per avviarsi verso la nuova esistenza con tutto il bagaglio delle esperienze accumulate nell’arco della propria vita.
Alla presenza delle ceneri, viene letta una biografia del defunto relativa a tutta la sua storia; successivamente, le persone che lo desiderano – damanhuriani, familiari, amici – possono brevemente intervenire e raccontare episodi, aneddoti, portare considerazioni, esprimere i loro sentimenti verso il defunto. La celebrazione si svolge accompagnata dalla musica dal vivo e dalla danza, come tradizione di ogni rituale damanhuriano. Al termine, sopra le ceneri vengono tracciati dei segni in Lingua Sacra damanhuriana, al fine di favorire il definitivo distacco tra la parte vitale del defunto e ciò che resta della sua parte fisica.
L’urna viene portata ai Templi dell’Umanità, dove sosterà in un luogo scelto a suo tempo dalla persona stessa. Sarà infine consegnata alle persone indicate dal defunto, al momento in cui ha formalizzato la scelta di essere cremato.