Cronaca
#Moto Boom di furti in #Italia In #Piemonte calano ma è basso il tasso di recupero
“Il dato che preoccupa di più i possessori di veicoli a due ruote non riguarda il nuovo aumento dei furti – si legge nel rapporto – ma il sempre più basso tasso di recupero. Se, infatti, la vittima del furto d’auto ha il 41% di possibilità di rientrare in possesso del suo bene, per le moto la percentuale scende al 29%”. In questo caso, il Piemonte è meno virtuoso con tasso di recupero dei motoveicoli rubati ancora più basso della media nazionale. A fronte di 1.238 motoveicoli rubati nel 2013 solamente 240 sono stati ritrovati. Il 19% del totale.
“La costante contrazione dei recuperi di moto rubate – osserva Maurizio Iperti, Amministratore Delegato di LoJack Italia – conferma la pericolosità di questa piaga sociale che vede l’Italia ai primi posti a livello europeo. A livello nazionale l’attività dei ladri di motoveicoli si connota diversamente a seconda delle aree geografiche di riferimento: al Nord sono particolarmente attivi le bande criminali nomadi che rubano le moto, spesso caricandole su furgoncini, per poi rivenderle intere o a pezzi; a Roma, e nell’Italia centrale, i furti alimentano un mercato internazionale (che viaggia su nave o all’interno di grandi camion) di moto rubate dirette verso i Paesi dell’Est; nelle Regioni meridionali i furti avvengono in modo più tradizionale, tramite effrazione, e a Napoli vengono messi a segno soprattutto per compiere altri reati o per rivendita. Un nuovo allarme riguarda i possessori di moto in Sicilia, letteralmente presi d’assalto da bande criminali ben organizzate che sostengono un vero e proprio mercato dei pezzi di ricambio. Contro queste minacce l’unico antidoto per motociclisti e scooteristi è dotarsi di sistemi antifurto in grado di cogliere di sorpresa il ladro”.