Ad attenderli hanno trovato anche il sindaco, ma non era una parata d’onore: aveva il lutto al braccio. I sei profughi del Gambia arrivati ieri sera a Gattinara, in provincia di Vercelli, sono stati accolti dal primo cittadino Daniele Baglione, dal vice sindaco Franco Bercellino e dagli assessori Denis Cazzadore e Luisa Cerri che hanno subito spiegato il perché della fascia nera avvolta al braccio: “È morta la democrazia. Si aiutano prima gli stranieri degli italiani”. I profughi sono sbarcati sulle nostre coste sei mesi fa e la prefettura di Vercelli ha deciso per il trasferimento a Gattinara, dove saranno ospitati nell’ex ospedale “San Giovanni Battista” di corso Vercelli 159, mentre per i pasti verranno trasportati nelle case di riposo di Serravalle e Crevacuore. Il sindaco protesta perché non sono state prese in considerazione le oltre mille firme dei cittadini contrari al trasferimento degli immigrati e un duro ordine dal giorno siglato dalla quasi unanimità dei consiglieri (solo un voto contrario): “Non è contro questi ospiti, che sono diseredati e persone sfortunate, ma contro un atto che lede l’autonomia della popolazione di Gattinara”. Il primo cittadino promette battaglia alle istituzioni e per i prossimi giorni annuncia un’iniziativa di protesta: “A chi verrà a chiedermi una mano perché non ce la fa ad arrivare a fine mese, farò firmare un modulo in cui si dichiara rifugiato politico, così da potere ottenere gli stessi contributi statali degli immigrati”.
Daniele Baglione Sindaco di Gattinara intervistato dalla Rai