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L’Italia è prima in Europa per sequestri di merci contraffatte e il Piemonte alimenta il mercato con cifre record
“Nella comparazione fra le regioni – continua Berna – la più esposta alla contraffazione risulta essere la Toscana (42,4%) mentre quella meno colpita è la Sicilia (8,6%). Il Piemonte si colloca a metà classifica registrando un 12,9%”.
In base al rapporto di Confartigianato i settori più esposti alla contraffazione sono quelli del tessile, abbigliamento, calzature, occhialeria, cosmetici, giocattoli che rappresentano l’89,2% dei valore delle merci sequestrate tra il 2008 e il 2013. E proprio in questi settori di punta del made in Italy, in cui operano 64.322 imprese artigiane con 194.555 addetti, negli ultimi 5 anni le imprese artigiane sono state decimate, con una perdita di 7.052 aziende, pari ad un calo del 9,9%. Soltanto nell’ultimo anno le imprese artigiane di questi settori ‘invasi’ dai falsi sono diminuite del 2,1%.
La Cina guida la classifica dei Paesi di provenienza di merce contraffatta con una quota del 66,1% dei prodotti sequestrati dalle autorità italiane. La contraffazione presenta alcuni casi di specializzazione settoriale: ad esempio per profumi e cosmetici la principale fonte di provenienza è la Turchia (51,2%), per i prodotti alimentari l’Egitto (34,3%). Per quanto riguarda la tipologia delle merci, il valore più alto di sequestri effettuati in Italia tra il 2008 e il 2013 riguarda gli accessori di abbigliamento (34,6%).
Seguono i capi d’abbigliamento (14,1%), apparecchiature elettriche (9,9%), calzature (7,9%), occhiali (7,4%), profumi e cosmetici (6,6%), giocattoli e giochi (4,5%), orologi e gioielli (4,1%), cd, dvd, cassette (1,2%), apparecchiature informatiche (0,5%).
La modalità preferita per introdurre i falsi in Europa è il trasporto via mare che riguarda il 66,1% del valore dei sequestri effettuati nell’Ue. Nettamente distanziati i trasferimenti aerei (11%), per posta (9,1%), su strada (8,1%), per corriere espresso (5,6%).
“Un fenomeno criminale di dimensioni globali come la contraffazione – avverte Berna – va combattuto con armi globali. Serve un’azione congiunta di tutti i livelli di Governo, in Italia, in Europa e a livello internazionale”.