Cittadini
Il carnevale di Santhià verso il gran finale
10 febbraio, ore 21.00, Palacarvè, presentazione ufficiale delle Maschere: Stevulin d’la Plisera e Majutin dal Pampardù, giovani sposi che per il periodo carnevalesco diventano i padroni della Città. Maschere provenienti da Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia fanno da testimonial al passaggio di consegne dalla coppia uscente ai giovani designati per l’anno in corso.
12 febbraio, ore 20.30, il Tradizionale Giobia grass: “Tucc an maschera anduma a spass”, la sera del Giovedì grasso, al suono dei Pifferi e Tamburi e delle due bande cittadine, i gruppi carnevaleschi organizzano lungo il corso principale della Città un percorso eno-gastronomico gratuito.
14 febbraio, ore 20.30, Cerimoniale Carnevalesco e Consegna delle Chiavi della Città: Insediamento delle tradizionali maschere popolari, Majutin dal Pampardù e Stevulin ‘dla Plisera, che ricevono dal Sindaco le chiavi della Città ed effettuano il proclama al Popolo. Per tre giorni saranno i padroni assoluti della città e guideranno l’intera cittadinanza, tre giorni di baldoria e divertimento.
15 febbraio, dalle ore 10.30 alle 22.00: Arrivo ed insediamento della statua di Gianduia in Piazza Roma. Ore 14.30, 1° sfilata di carri e maschere, veglione danzante al Palacarvè
16 febbraio, ore 12 la Colossale Fagiolata. Ore 20.00 2^ sfilata in notturna con i carri del carnevale illuminati. Veglione danzante dalle 22.30.
17 febbraio, ore 10.00, Tradizionali giochi di Gianduia e chiusura del Carnevale: giochi antichissimi medievali, dalla corsa nei sacchi al tiro alla fune. Ore 14.30 terza tradizionale sfilata di carri e maschere. Alle ore 22.00 il Carnevale si chiude con il Rogo del Babàciu, un pupazzo che viene appeso su una pira e poi bruciato, in piazza Maggiore. Tutta la popolazione assiste all’accensione del rogo che segna la fine del Carvè, fra il suono delle campane a lutto e le note di una marcia funebre, che si tramuta dopo pochi attimi in una “monferrina” sfrenata, un ballo che dà spazio all’allegria.