Società
L’ECRI striglia l’Italia sulla gestione e sugli sgomberi di Rom e Sinti
Tre anni dopo, dice l’ECRI nelle sue conclusioni sull’implementazione di tali raccomandazioni, gli sviluppi legislativi e politici che si sono registrati in Italia mostrano l’inizio di un cammino positivo, ma il processo di cambiamento del modo in cui le autorità italiane affrontano la questione rom è ancora lento, in particolar modo in relazione agli sgomberi.
Nessuna legislazione è stata attuata per estendere formalmente la competenza dell’Unar ai casi di discriminazione in base al colore, lingua, religione e cittadinanza.
L’Associazione 21 luglio ha contribuito al monitoraggio dell’ECRI e condivide l’analisi dell’organo della Commissione del Consiglio d’Europa e ribadisce il forte ritardo dell’Italia nel dar seguito agli impegni presi in sede europea nel 2012 con l’adozione della Strategia Nazionale per l’Inclusione dei Rom.
L’Associazione 21 luglio ricorda anche come “a Torino proprio in queste ore 51 famiglie rom presenti nell’insediamento informale Lungo Stura Lazio sono sotto minaccia di sgombero forzato da parte delle autorità locali. Vista l’assenza di adeguate consultazioni, di notifica scritta e in assenza di possibilità di vie di ricorso, tale sgombero si configurerebbe ancora una volta non conforme alle procedure previste dal diritto internazionale”.