Cronaca
Assessore Cerutti: al via consultazioni sul disegno di legge contro violenza di genere in Piemonte
Il disegno di legge regionale prevede la creazione di un Tavolo di coordinamento permanente regionale dei Centri Antiviolenza e del Centro Esperto Sanitario utile al confronto, allo scambio di informazioni e alla condivisione di esperienze; viene fornita una precisa definizione dei Centri antiviolenza e delle case rifugio e viene istituito un apposito Albo regionale; viene prevista attività di informazione e prevenzione effettuata dalla Regione attraverso la promozione e il sostegno di campagne e iniziative finalizzate alla diffusione della cultura della legalità, del rispetto dei diritti della persona, della parità tra uomini e donne, con particolare attenzione all’ambito scolastico, educativo e del tempo libero; per ogni donna vittima di violenza di genere, su sua richiesta, è predisposto un percorso personalizzato di sostegno e orientamento finalizzato a favorire l’uscita dalla situazione di difficoltà; viene prevista da parte della Regione l’organizzazione di corsi di formazione rivolti al personale operante nei servizi antiviolenza quali operatori sociali, sanitari, scolastici, tutor e forze dell’ordine; inoltre in continuità con quanto previsto con la L.11/2008, la Regione istituisce un Fondo di solidarietà per le donne vittime di violenza e maltrattamenti.
La cornice di tutto ciò sarà il piano triennale regionale degli interventi per contrastare la violenza sulle donne che individui, nel contesto della programmazione regionale complessiva, gli obiettivi da perseguire, le azioni con le quali perseguirli, le priorità ed i criteri per la loro realizzazione, con particolare attenzione alla promozione, implementazione e cura delle reti territoriali interistituzionali, facenti capo ai Centri Antiviolenza. Sono inoltre previsti interventi rivolti agli autori di violenza di genere grazie alla realizzazione, anche all’interno delle carceri, di appositi atti di recupero e accompagnamento al fine di limitare la recidiva favorendo l’adozione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali.
Attualmente in Piemonte operano 17 Centri Antiviolenza, di cui 9 a titolarità pubblica ed 8 a titolarità privata, e 9 case rifugio, di cui 3 a titolarità pubblica e 6 a titolarità privata, che presentano già in gran parte gli approvandi requisiti. I Centri Antiviolenza finanziati dalla Regione Piemonte per mezzo della Determina di Giunta numero 110 del 18 febbraio 2015 sono così distribuiti sul territorio regionale: in provincia di Torino i progetti finanziati sono 9; nel vercellese sono 2; in ogni altra provincia piemontese è stato finanziato un progetto.