Economia

Fassino in visita a Mirafiori. Altavilla (Fca): “Promesse mantenute”. Bellono (Fiom): “La produzione doveva ripartire entro quest’anno…”

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“Nonostante molti abbiamo pronosticato per anni il declino del settore, la sparizione delle fabbriche, il trasferimento delle produzioni oltreoceano, l’auto rimane a Torino e Mirafiori continua ad essere la sua bandiera come Fca aveva promesso e come Fca ha mantenuto”. Queste le parole con cui Alfredo Altavilla, responsabile Emea per Fca, ha voluto sintetizzato la situazione attuale – dal punto di vista di Fca – accompagnando il sindaco Fassino in una visita a Mirafiori. “Mirafiori diventerà, come abbiamo cominciato a chiamarla, una ‘Mirafiori 2.0′”, ha chiosato.
Non si è fatta attendere la replica di Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil: “Speriamo che la visita di Fassino a Mirafiori sia di buon auspicio perché la produzione del Suv Levante parta effettivamente nei prossimi mesi, visto che era prevista già entro l’anno in corso. Per queste ragioni i toni del manager Altavilla mi paiono un po’ fuori misura: per l’ennesima volta si preannuncia la ripartenza di Mirafiori, ma perché non si aspetta che la produzione inizi per davvero? Che magari si capisca le reazione dei mercati e soprattutto quanti lavoratori rientreranno dalla cassa integrazione… Anche perché dalle promesse del referendum – ‘lavoro in cambio di meno diritti’ – sono passati ormai quasi 5 anni. E ogni volta sembra che tutto sia risolto, mentre invece la maggior parte dei dipendenti di Mirafiori sono in cassa integrazione e la cassa in quest’ultimo scorcio del 2015 la fa da padrona anche alla Maserati di Grugliasco, dove il numero di vetture prodotte si è ridotto di almeno il 20% rispetto allo scorso anno”.

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