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A Torino non serve più il certificato medico per i bambini che scelgono il menù vegano nelle mense scolastiche

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Il Comune di Torino non richiederà più la certificazione pediatrica alle famiglie dei bambini che nelle scuole sceglieranno l’alimentazione vegana: è il risultato ottenuto dalla LAV (Lega anti vivisezione), che aveva inviato al Comune una diffida con la recente ‘nota’, richiesta e ottenuta a firma del Ministero della Salute, in applicazione delle Linee Guida nazionali sulla ristorazione scolastica, che non pongono alcuna discriminazione, così come disposto da una sentenza del TAR di Bolzano, che aveva riammesso alle lezioni una bambina addirittura espulsa perché la madre si rifiutava di fornire un certificato medico. Scegliere di mangiare alimenti privi di derivati animali è una scelta etica e culturale, non un’allergia né una malattia.

“Esprimiamo soddisfazione per la scelta del Comune, in linea non solo con le disposizioni nazionali ma anche con la crescente sensibilità dei torinesi verso l’alimentazione senza ingredienti animali – dichiara Gualtiero Crovesio, responsabile LAV a Torino – La nostra città, con i suoi oltre trenta punti ristoro vegani, è infatti la capitale del veg in Italia. Per questo ci aspettiamo nei prossimi mesi altre azioni da parte dell’amministrazione per mettere a frutto questa specificità torinese”.

L’Assessora alle Politiche educative del Comune di Torino, Mariagrazia Pellerino, ha risposto alla diffida della LAV che “è stato evidenziato che per la richiesta di menù senza proteine animali non è necessaria alcuna certificazione medica” e che “si provvede alla revoca delle disposizioni contenute al punto 2 della circ. prot.n. 6408/044 del 12 maggio 2015 ad oggetto ‘modalità e termini per l’inoltro delle richieste di attivazione, rinnovo, sospensione diete speciali/attivazione, sospensione menù alternativi’”.

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