Cronaca

Tesi di laurea No Tav, il giudice: “Nel testo espressioni di tenore autoaccusatorio”

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Ci sono “espressioni di tenore autoaccusatorio” alle quali “non è stata fornita alcuna spiegazione alternativa” nella tesi di laurea scritta da Roberta Chiroli, 29 anni, la studentessa universitaria torinese della Ca’ Foscari condannata a due mesi di reclusione, a Torino, per una dimostrazione No Tav. E’ quanto scrive il giudice Roberto Ruscello nelle motivazioni della sentenza.

La laureanda è stata considerata “responsabile sotto il profilo morale” di due dei reati commessi il 14 giugno 2013 da un gruppo di giovanissimi No Tav aSalbertrand, in Valle di Susa, e in particolare la violenza privata e l’invasione di edificio.

Roberta Chiroli, che stava svolgendo una ricerca sul movimento, si era mescolata ai manifestanti che avevano dato vita a un blocco stradale e all’irruzione nel cortile di un’azienda.

La tesi venne poi scritta in prima persona, ma quello che per la difesa era solo un espediente narrativo è stato considerato dal giudice in modo diverso: la studentessa, essendo anche presente alla riunione in cui i No Tav avevano preparato la dimostrazione, ha attribuito “a sé un ruolo attivo e non certo di mera osservatrice”.

“Sono dunque indiscutibili – afferma – la coscienza e la volontà di aderire in via preventiva alla commissione dei reati. Restando sul posto ha integrato un contributo apprezzabile quanto meno rafforzando le determinazioni degli altri”.

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