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Cronaca

Carabinieri intervengono per il recupero di gioielli e capi d’abbigliamento rubati ma trovano una carabina e 200g di esplosivo

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I Carabinieri della Stazione di Boves (CN) hanno tratto in arresto un uomo nella cui abitazione nel fossanese i militari hanno rinvenuto una carabina risultata provento di furto e 200 gr di tritolo.

In particolare, nel corso di una perquisizione delegata dall’Autorità Giudiziaria finalizzata a recuperare gioielli e capi d’abbigliamento trafugati da un’abitazione del paese, gli operanti, non senza sorpresa, hanno rinvenuto nel soggiorno, occultato all’interno di un contenitore metallico, del materiale che il personale dell’Aliquota Artificieri del Comando Provinciale CC di Torino, nel frattempo intervenuto sul posto, ha accertato essere tritolo. A pochi metri dall’esplosivo è stata rinvenuta anche una carabina Akao cal. 9, risultata trafugata da un’abitazione di Centallo (CN) circa un anno fa. Il proprietario dell’abitazione, 50enne imprenditore e incensurato, ha riferito ai Carabinieri di avere casualmente trovato l’esplosivo all’interno di una cava e di averlo tenuto con sé a mo’ di souvenir da esibire, mentre non ha saputo fornire alcuna spiegazione sul possesso della carabina. Gli Artificieri hanno pertanto provveduto alla distruzione mediante brillamento dell’esplosivo, che era costituito da un cilindretto completo e da una formella, il tutto privo di contrassegni identificativi.

Al termine delle operazioni di perquisizione l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione illegale di armi ed esplosivi, oltre che per ricettazione. Dopo la convalida dell’arresto, l’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari.

I Carabinieri sottolineano “che gli ordigni inesplosi, anche quelli vecchi e arrugginiti che talvolta si ritrovano nei boschi e sembrano di fatto inoffensivi, costituiscono in realtà un gravissimo pericolo, anche letale, per chi incautamente li maneggia. In questi casi la via da seguire è lasciare l’oggetto dove si trova ed avvisare subito le Forze dell’Ordine che si occuperanno della loro rimozione e del relativo brillamento in sicurezza.”

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