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Piemonte

Presentato il Festival della Tecnologia del Politecnico di Torino: dal 7 al 10 novembre 50 incontri con oltre 300 relatori dal mondo

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ stata presentata la prima edizione del Festival della Tecnologia organizzato dal Politecnico di Torino. la cui frase guida è Tecnologia e umanità, tecnologia è umanità. Una rassegna inedita pensata

e organizzata dal Politecnico di Torino nel 160esimo anniversario dalla sua fondazione, con la curatela del Rettore Guido Saracco, del delegato per la Cultura e la Comunicazione Juan Carlos De Martin e del giornalista Luca De Biase, che per la prima volta si propone di esplorare la relazione tra tecnologia e società con un approccio umanistico e democratico, partendo dal presupposto che la tecnologia non sia soltanto il risultato di scienza e innovazione, ma sia prima di tutto il frutto di un’abilità squisitamente umana, la creatività.

Il Politecnico di Torino vuole fare dono alla città e alla cittadinanza di una rassegna di ampio respiro che offra gratuitamente approfondimenti e riflessioni articolate, una chiave di lettura per il mondo complesso in cui viviamo e da cui la tecnologia è inevitabilmente plasmata. Il programma, quindi, è caratterizzato da una forte interdisciplinarità: si parlerà, certo, delle innovazioni tecniche più recenti, ma ampio spazio sarà dato alle implicazioni sociali, ambientali, etiche, economiche, politiche con incontri che tratteranno, tra gli altri temi, di intelligenza artificiale, big data, blockchain, hackeraggio, low-tech, mobilità sostenibile, ecologia, ma anche di cibo, sport, musica, cinema, letteratura, filosofia, religione e spiritualità. La tecnologia non esisterebbe, del resto, senza un innato senso del bello; e ci metterebbe di fronte a grandi pericoli se non fosse regolata dal senso del buono.

Per questa ragione è fondamentale che la società non perda mai il contatto e il rapporto diretto con la tecnologia, soprattutto nel momento in cui l’innovazione raggiunge livelli molto sofisticati e rischia di diventare appannaggio di una élite di studiosi, esperti, tecnici appunto. La tecnologia è un patrimonio comune e come tale deve rimanere accessibile e comprensibile a tutti: con questo spirito il Festival si propone di riavvicinare i singoli, i cittadini, ai grandi temi e alle importanti sfide che lo sviluppo tecnologico ci impone di affrontare da sempre, perché tutti possano mantenere vigile e consapevole il controllo sulle sue evoluzioni. Proprio per questo, il programma propone un approccio analitico-critico di lunga durata, che non si limita all’esplorazione del mondo digitale, ma affonda le sue radici anche nelle più consolidate – ma ancora attuali e cruciali – forme di tecnologia, dalle infrastrutture alle telecomunicazioni: nello studio delle sfide, dei rischi e delle problematiche di ieri e di oggi risiede la chiave per scoprire, orientare e tutelare le possibilità di domani.

Programma del Festival della Tecnologia

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