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Paola Gregorutti in Paonessa è la vezzosa Mugnaia dello Storico Carnevale di Ivrea 2020

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Paola Gregorutti in Paonessa è la vezzosa Mugnaia dello Storico Carnevale di Ivrea 2020.

La mugnaia 2020 è nata a Ivrea il 28 settembre del 1977, cresciuta a Cerone,, dopo aver frequentato il Liceo Scentifico di Caluso, Paola studia per 4 anni Farmacia a Torino. Nel settembre 2000, dopo aver trascorso un anno di Erasmus in Spagna, conosce Marco Paonessa, 48 anni di Bellavista, oggi amministratore di una start-up e imprenditore nel settore IT, anch’egli di ritorno da un periodo di lavoro all’estero, in California.
L’incontro in un pub al Lago San Michele. Dopo gli studi, non completati per accudire l’amato papà Claudio, storico fondatore degli Scacchi, allora malato di leucemia, Paola lavora per 12 anni in amministrazione Wind. Si licenzia nel 2010 per crescere i figli Filippo (11 anni) e Nicolò (10 anni), che quest’anno lasceranno Piazza Ottinetti e le divise degli Scacchi per accompagnare il papà Marco sul carro del Toniotto. Dal 2012 la nuova Mugnaia gestisce uno studio dentistico a Caluso insieme al Dottor Roberto Olivo.

Paola Gregorutti in Paonessa è una grande appassionata di cavalli e arancere degli Scacchi: “Da bambina ascoltavo mia nonna Umberta che in cucina cantava la Canzone del Carnevale e da allora non ho mancato neppure un anno sotto il balcone del Municipio per assistere al momento della proclamazione della Mugnaia. Ho sempre vissuto quei momenti carichi di emozioni con lacrime di gioia per l’eroina della festa”.
Per Paola si avvera un sogno. “Ho trascorso i giorni che hanno preceduto la proclamazione come in una bolla, pronta a esplodere per accogliere l’affetto della gente e far parte di tutta quella felicità. Finora il momento più emozionante è stata la prima prova dell’abito bianco. Quando ho incrociato lo sguardo della sarta ho capito cosa stava succedendo e non ho potuto trattenere le lacrime. Mi sento scelta dalla città e spero che gli eporediesi capiscano la mia gratitudine”. Queste le parole di una emozionatissima Violetta. Il mio rammarico più grande è non poter avere a fianco mio papà, mancato lo scorso anno, ma mi ritengo comunque una persona molto fortunata”.

Fotografia di Luisa Romussi

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