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Buoni Spesa: a Torino più di 16 richieste al minuto. In video Appendino spiega come funzionano e altri aggiornamenti sulla città

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Sono più di 16 le richieste al minuto per i buoni spesa che il sistema informatico del comune di Torino riceve dalle 10 di oggi, venerdì 3 aprile. Approssimativamente mille all’ora e se fossero tutte valide i soldi per coprire le richieste sarebbero esaurite già alle 19.

La sindaca Chiara Appendino spiega in un video le tre fasce a seconda della numerosità del nucleo familiare e di come i commercianti possono aderire ai buoni spesa gestiti dall’azienda “Up”, già nota per i suoi buoni pasto Day, gli stessi usati  dai dipendenti comunali.

Da lunedì verranno inviati i buoni veri e propri, da 25 euro, che si possono stampare o salvare sullo smartphone e usare per la spesa alimentare. La priorità verrà data alle famiglie che non stanno ricevendo alcuna misura di sostegno al reddito e a quelle più numerose. Probabilmente già questi parametri serviranno a selezionare le famiglie candidate.

Per tutte le persone che non riceveranno i buoni spesa rimangono tutte le altre reti di sostegno e il numero verde della protezione civile 800 444 004 gestito dai volontari che offrono aiuti pratici come la consegna della spesa, portare a spasso il cane, andare in farmacia. Il numero è attivo dalle 10 alle 17.

C’è anche un numero (011 011 377 82) a cui rispondono tutti i giorni della settimana gli “Psicologi del popolo” nelle fasce orarie 10-12 e 17-19 da chiamare in caso aveste bisogno di supporto psicologico.

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